Valeria Cagnina: Non appiattitevi sulla massa. Siate voi stessi!

Valeria Cagnina, tu sei la più giovane Digital Champion d’Europa, vuoi spiegare a chi segue il nostro blog cosa vuol dire?

Il Digital Champion è un ambasciatore digitale che ha il compito di rendere i cittadini più digitali. È una carica istituita dall’UE, ogni paese europeo ne ha uno. Riccardo Luna che è il DC italiano ha deciso di moltiplicare il suo impegno nominandone uno per ogni comune, il suo obiettivo è arrivare a più di 8000, tanti quanti sono i comuni italiani. Il DC ha 3 obiettivi fondamentali: 

  • essere una sorta di Help Desk per l’amministrazione pubblica nel campo del digitale;
  • muoversi in assenza di banda larga, Wifi o altri diritti digitali negati;
  • promuovere corsi e progetti di alfabetizzazione digitale dai bambini ai nonni.

Io concretamente sono riuscita a realizzare un mio grande sogno, quello di portare il Coderdojo anche ad Alessandria. Il Coderdojo è un movimento volontario, apolitico, gratuito ormai diffuso in tutto il mondo che si è posto come obiettivo l’insegnamento di codice e programmazione ai bambini e ragazzi dai 4 ai 17 anni. Ad Alessandria abbiamo iniziato con la fascia d’età dai 7 ai 14 utilizzando Scratch che permette in poche ore di realizzare un videogioco. Io sono Co-Champion del CoderdojoAL (essendo minorenne non potevo farlo da sola). Il Champion ufficiale è Luca Pantano con cui mi piace tantissimo collaborare. Siamo riusciti a far partire anche un corso di base di computer per nonni in cui insegniamo a utilizzare Office, Skype, mandare mail, elaborare foto…Il modo di apprendimento dei bambini è completamente diverso da quello dei nonni infatti i bambini imparano molto in fretta e ci mettono tanto impegno e da una volta all’altra arrivano più preparati perché sperimentano anche a casa. I nonni invece apprendono più lentamente e ci mettono anche un po’ meno impegno. Da una volta all’altra poi…si dimenticano tutto. Pensate che abbiamo iniziato con Skype circa un anno fa e ancora adesso dobbiamo rivederlo perché non se lo ricordano più.

Curo anche una rubrica su il Piccolo, il giornale locale di Alessandria, in cui rispondo alle domande dei lettori sul tema del digitale. Quando posso racconto quello che sto facendo anche in alcune scuole per ispirare altri ragazzi e giovani ad appassionarsi alla tecnologia e al mondo dell’informatica.  

Riccardo Luna ha scritto:” Quando fai una cosa con le tue mani, la trasformazione più grande avviene dentro di te”. Tu hai costruito un robot, cos’ha rappresentato per te?

Il mio robot è realizzato con Arduino UNO, un sensore di distanza e due motori. È in grado di riconoscere gli ostacoli e evitarli tutto in modo automatico. Funziona un po’ come quello per aspirare la polvere di casa, l’unica differenza è che non aspira la polvere. Però l’ho creato io. A me piace definirlo “la mia creazione”. Per me è stato un grande obiettivo riuscire a costruire qualcosa da oggetti che prima erano inanimati. Ha ragione Riccardo Luna quando dice che la trasformazione avviene dentro. Al di là della soddisfazione, ci si sente capaci, si impara un nuovo modo di progettare e creare. Si impara la logica delle macchine e una progettazione diversa ogni volta. Quando il robot si accende e funziona, in quel preciso istante, ti sembra davvero che nulla sia impossibile!  

Valeria, sei anche la più giovane travel blogger d’Italia (http://blog.lilianamonticone.com ); cosa vuol dire viaggiare per te?

Curo la mia sezione Il Mondo di Valeria e mi piace scrivere di viaggi dal mio punto di vista di teenager. Per me viaggiare significa non tanto spostarsi da casa, ma conoscere diversi modi di vivere, pensare e concepire il mondo. Viaggiare, esplorare, conoscere, incontrare e scoprire posti nuovi a me è sempre piaciuto fin da quando ero piccola. Lo si può fare anche ad una mostra fotografica, in un ristorante etnico, incontrando una comunità particolare o, perchè no, andando a visitare l’Expo.

Un nuovo viaggio è sempre una pagina bianca tutta da riempire, indipendentemente dalla destinazione, come ho scritto anche nei capitoli del nostro libro ‘Guida ai viaggi low cost’ che uscirà a breve, dove racconto del difficile rapporto tra scuola e assenze per viaggiare da un lato e viaggi alla scoperta del mondo e viaggi come scuola di vita dall’altro. In viaggio si conoscono tante persone con cui poi si resta in contatto, cosa che oggi è molto facile, anche se non si incontreranno mai più. Poi succedono cose buffe, come quella volta in Nepal che una ragazzina mi ha chiesto a quale casta appartenessi e non si capacitava del fatto che in Italia non esistono le caste!

Normalmente questa domanda è dedicata ad un consiglio all’intervistata ma a te chiediamo un consiglio e un suggerimento ai tuoi coetanei.

Coltivare le proprie passioni sul web. Oggi non servono grandi mezzi, tanti soldi e possibilità esagerate. Un computer ed una connessione ad internet possono davvero cambiare la vita. Nei miei coetanei vedo troppa apatia, troppo disinteresse a tutto… oppure troppo interesse per calcio, moto e discoteca. Alimentatele poi ascoltando il TED. Qualsiasi passione lì troverà spunti inimmaginabili. In più imparerete l’inglese che vi servirà tantissimo e che purtroppo la scuola non è in grado di insegnare. Trovate i vostri modelli di riferimento. Ci sono tantissimi giovani in gamba in rete da cui prendere ispirazione. Penso a Federico Pistono. Non appiattitevi sulla massa. Siate voi stessi!

        Non appiattitevi su una vita che non è la vostra. Focalizzate quali sono i vostri interessi, ampliate le vostre cerchie per scoprirli, trovate le vostre passioni.

 Un consiglio ed una augurio a LeadingMyself.

Dedicatevi tanto ai ragazzi ed ai giovani. Fate capire loro che il mondo è dietro l’angolo e non è la piccola realtà, magari grigia e noiosa in cui vivono. Instillate in loro passioni da coltivare che renderanno felice e soddisfatta la loro vita. Aiutatemi a far capire che oggi bastano un computer ed una connessione (oltre all’utilizzo del proprio cervello!) per cambiare vita!!

 

A cura di Barbara M.   @paputtina

Valeria Cagnina.  Sono nata nel 2001. Sono la più giovane travel blogger d’Italia. Amo viaggiare e non potrebbe essere altrimenti con due genitori che mi hanno sempre portata in giro per il mondo da quando sono nata, pensate che a 14 mesi avevo visto 14 stati.Ho realizzato un Robot con Arduino. Hobby: stampa 3D, Arduino, programmazione e pittura.   Sono appassionata di ginnastica ritmica che pratico da quando avevo tre anni e da qualche anno insegno alle bimbe più piccole. Sono Animatrice presso l’oratorio. Sono Co-Champion Coderdojo Alessandria e Digital Champion per il Comune di Alessandria Ho partecipato come speaker al #TEDxMilanoWomen una soddisfazione indescrivibile!

 

Instagram: https://instagram.com/valeria_cagnina/

Linkedin : https://it.linkedin.com/in/valeriacagnina

Google+ : https://plus.google.com/+ValeriaCagnina/

Twitter : https://twitter.com/ValeriaCagnina

Facebook: https://www.facebook.com/valeria.cagnina 

 

 

 

 

Pubblicità

Valeria Cagnina: Non appiattitevi sulla massa. Siate voi stessi!

Valeria Cagnina, tu sei la più giovane Digital Champion d’Europa, vuoi spiegare a chi segue il nostro blog cosa vuol dire?

Il Digital Champion è un ambasciatore digitale che ha il compito di rendere i cittadini più digitali. È una carica istituita dall’UE, ogni paese europeo ne ha uno. Riccardo Luna che è il DC italiano ha deciso di moltiplicare il suo impegno nominandone uno per ogni comune, il suo obiettivo è arrivare a più di 8000, tanti quanti sono i comuni italiani. Il DC ha 3 obiettivi fondamentali: 

  • essere una sorta di Help Desk per l’amministrazione pubblica nel campo del digitale;
  • muoversi in assenza di banda larga, Wifi o altri diritti digitali negati;
  • promuovere corsi e progetti di alfabetizzazione digitale dai bambini ai nonni.

Io concretamente sono riuscita a realizzare un mio grande sogno, quello di portare il Coderdojo anche ad Alessandria. Il Coderdojo è un movimento volontario, apolitico, gratuito ormai diffuso in tutto il mondo che si è posto come obiettivo l’insegnamento di codice e programmazione ai bambini e ragazzi dai 4 ai 17 anni. Ad Alessandria abbiamo iniziato con la fascia d’età dai 7 ai 14 utilizzando Scratch che permette in poche ore di realizzare un videogioco. Io sono Co-Champion del CoderdojoAL (essendo minorenne non potevo farlo da sola). Il Champion ufficiale è Luca Pantano con cui mi piace tantissimo collaborare. Siamo riusciti a far partire anche un corso di base di computer per nonni in cui insegniamo a utilizzare Office, Skype, mandare mail, elaborare foto…Il modo di apprendimento dei bambini è completamente diverso da quello dei nonni infatti i bambini imparano molto in fretta e ci mettono tanto impegno e da una volta all’altra arrivano più preparati perché sperimentano anche a casa. I nonni invece apprendono più lentamente e ci mettono anche un po’ meno impegno. Da una volta all’altra poi…si dimenticano tutto. Pensate che abbiamo iniziato con Skype circa un anno fa e ancora adesso dobbiamo rivederlo perché non se lo ricordano più.

Curo anche una rubrica su il Piccolo, il giornale locale di Alessandria, in cui rispondo alle domande dei lettori sul tema del digitale. Quando posso racconto quello che sto facendo anche in alcune scuole per ispirare altri ragazzi e giovani ad appassionarsi alla tecnologia e al mondo dell’informatica.  

Riccardo Luna ha scritto:” Quando fai una cosa con le tue mani, la trasformazione più grande avviene dentro di te”. Tu hai costruito un robot, cos’ha rappresentato per te?

Il mio robot è realizzato con Arduino UNO, un sensore di distanza e due motori. È in grado di riconoscere gli ostacoli e evitarli tutto in modo automatico. Funziona un po’ come quello per aspirare la polvere di casa, l’unica differenza è che non aspira la polvere. Però l’ho creato io. A me piace definirlo “la mia creazione”. Per me è stato un grande obiettivo riuscire a costruire qualcosa da oggetti che prima erano inanimati. Ha ragione Riccardo Luna quando dice che la trasformazione avviene dentro. Al di là della soddisfazione, ci si sente capaci, si impara un nuovo modo di progettare e creare. Si impara la logica delle macchine e una progettazione diversa ogni volta. Quando il robot si accende e funziona, in quel preciso istante, ti sembra davvero che nulla sia impossibile!  

Valeria, sei anche la più giovane travel blogger d’Italia (http://blog.lilianamonticone.com ); cosa vuol dire viaggiare per te?

Curo la mia sezione Il Mondo di Valeria e mi piace scrivere di viaggi dal mio punto di vista di teenager. Per me viaggiare significa non tanto spostarsi da casa, ma conoscere diversi modi di vivere, pensare e concepire il mondo. Viaggiare, esplorare, conoscere, incontrare e scoprire posti nuovi a me è sempre piaciuto fin da quando ero piccola. Lo si può fare anche ad una mostra fotografica, in un ristorante etnico, incontrando una comunità particolare o, perchè no, andando a visitare l’Expo.

Un nuovo viaggio è sempre una pagina bianca tutta da riempire, indipendentemente dalla destinazione, come ho scritto anche nei capitoli del nostro libro ‘Guida ai viaggi low cost’ che uscirà a breve, dove racconto del difficile rapporto tra scuola e assenze per viaggiare da un lato e viaggi alla scoperta del mondo e viaggi come scuola di vita dall’altro. In viaggio si conoscono tante persone con cui poi si resta in contatto, cosa che oggi è molto facile, anche se non si incontreranno mai più. Poi succedono cose buffe, come quella volta in Nepal che una ragazzina mi ha chiesto a quale casta appartenessi e non si capacitava del fatto che in Italia non esistono le caste!

Normalmente questa domanda è dedicata ad un consiglio all’intervistata ma a te chiediamo un consiglio e un suggerimento ai tuoi coetanei.

Coltivare le proprie passioni sul web. Oggi non servono grandi mezzi, tanti soldi e possibilità esagerate. Un computer ed una connessione ad internet possono davvero cambiare la vita. Nei miei coetanei vedo troppa apatia, troppo disinteresse a tutto… oppure troppo interesse per calcio, moto e discoteca. Alimentatele poi ascoltando il TED. Qualsiasi passione lì troverà spunti inimmaginabili. In più imparerete l’inglese che vi servirà tantissimo e che purtroppo la scuola non è in grado di insegnare. Trovate i vostri modelli di riferimento. Ci sono tantissimi giovani in gamba in rete da cui prendere ispirazione. Penso a Federico Pistono. Non appiattitevi sulla massa. Siate voi stessi!

        Non appiattitevi su una vita che non è la vostra. Focalizzate quali sono i vostri interessi, ampliate le vostre cerchie per scoprirli, trovate le vostre passioni.

 Un consiglio ed una augurio a LeadingMyself.

Dedicatevi tanto ai ragazzi ed ai giovani. Fate capire loro che il mondo è dietro l’angolo e non è la piccola realtà, magari grigia e noiosa in cui vivono. Instillate in loro passioni da coltivare che renderanno felice e soddisfatta la loro vita. Aiutatemi a far capire che oggi bastano un computer ed una connessione (oltre all’utilizzo del proprio cervello!) per cambiare vita!!

 

A cura di Barbara M.   @paputtina

Valeria Cagnina.  Sono nata nel 2001. Sono la più giovane travel blogger d’Italia. Amo viaggiare e non potrebbe essere altrimenti con due genitori che mi hanno sempre portata in giro per il mondo da quando sono nata, pensate che a 14 mesi avevo visto 14 stati.Ho realizzato un Robot con Arduino. Hobby: stampa 3D, Arduino, programmazione e pittura.   Sono appassionata di ginnastica ritmica che pratico da quando avevo tre anni e da qualche anno insegno alle bimbe più piccole. Sono Animatrice presso l’oratorio. Sono Co-Champion Coderdojo Alessandria e Digital Champion per il Comune di Alessandria Ho partecipato come speaker al #TEDxMilanoWomen una soddisfazione indescrivibile!

 

Instagram: https://instagram.com/valeria_cagnina/

Linkedin : https://it.linkedin.com/in/valeriacagnina

Google+ : https://plus.google.com/+ValeriaCagnina/

Twitter : https://twitter.com/ValeriaCagnina

Facebook: https://www.facebook.com/valeria.cagnina 

 

 

 

 

Daniela Preite, Fernando Proce: “Dice lei, dice lui”

“L’essenza dell’autostima è fidarsi della propria mente e sapere di meritare la felicità”; cosa vuol dire questa frase per voi oggi? 

D. Se ho fiducia nella mia capacità di pensare, della consapevolezza insita nella coscienza sono in grado di superare le difficoltà che la vita mi porta ad affrontare. Questo non significa che non ci saranno problemi nel corso della mia esistenza, ma se sono dotata di autostima, sono più corazzata per affrontarli. È una sorta di sistema immunitario. Quello della coscienza.

F. L’energia, la passione, la grinta, la carica, la fiducia: questi sono gli elementi che ci aiutano a progredire nella vita. E se non lo so io di meritare la felicità, chi lo sa?

Avete scritto un libro stupendo e molto vero, possiamo dire che il segreto per risalire è avere Anima? 

D. Tutti abbiamo un’Anima, anche se a volte ce lo dimentichiamo. Credo che il Segreto per Risalire sia proprio quella capacità di ricontattare la propria Anima. Di ascoltarsi. Di prestare attenzione a quelle voce dell’Anima che sa dove vuole condurci. Il mio sogno era studiare e insegnare in università. Nonostante le persone intorno a me urlassero: “Non entrerai mai, non sei figlia di professori”. È tutto semplice, ma noi siamo bravi a complicarci l’esistenza.

F. Quando ti senti dire dai tuoi genitori: “Questo bambino è pazzo”, rischi di perderla la tua Anima. Io volevo solo comunicare e, per questo, l’indifferenza della mia famiglia e delle persone attorno a me, mi faceva stare male. Questo voleva la mia Anima: comunicare. E grazie al cielo l’ho ascoltata. 

Entrambi avete avuto un passato “complicato”, eppure entrambi lo definite una risorsa; è davvero così? 

D. Mi sento spesso rivolgere questa domanda. Forse se fossi nata ricca e in una famiglia in cui “studiare è normale”, non avrei avuto quella gran voglia di superare i disagi economici e sociali, in cui mi sono trovata. I problemi diventano una risorsa se ti metti in discussione, li superi e ti evolvi. Altrimenti, il passato diventa un’ombra da cui liberarsi. Il che diventa molto difficile.

F. Io ho sempre cercato di cambiare e di battermi per il mio sogno: lavorare in radio. Sai cosa accade? Che quando lotti e combatti per arrivare ad avere ciò che ti spetta, non hai nulla da perdere. Male che vada torni a fare quello che facevi prima. Io non riuscivo proprio ad immaginare la mia vita senza la radio. Il sogno da realizzare è la risorsa.   

Daniela, un augurio e un consiglio a Fernando. Fernando, un consiglio ed un augurio a Daniela.

D. L’augurio: spero che la tua storia aiuti tantissimi giovani a realizzare il proprio sogno. Il consiglio: continua a sentire la tua passione!

F. Dunque, sull’augurio, visto che hai raggiunto tanti obiettivi, ti auguro di diventare una scrittrice conosciuta in tutto il mondo. Ma ti consiglio, poi, di ricordarti di me!  

Un consiglio ed un augurio a LeadingMyself.

D. Tanto Successo & tanta Anima!

F. Vi auguro di diventare sempre più protagonisti! 

 A cura di Barbara M.   @paputtina

 

FERNANDO PROCE è autore, conduttore, giornalista, cantante. Conduce da anni uno dei programmi di maggior successo della radio: “La famiglia. Giù al Nord”, su RTL 102.5, la prima emittente radiofonica in Italia. Premiato con il telegatto di TV Sorrisi e Canzoni “La più bella voce alla radio”, ha creato “Salentuosi” un brand di comunicazione tra il Salento e Milano. Ha partecipato, nelle vesti di docente, all’Area Sanremo Giovani. È organizzatore e direttore artistico di numerose fiere ed eventi internazionali. Vive tra Milano e il Salento.

I suo siti sono: www.proce.net e http://www.salentuosi.it/

DANIELA PREITE è professor SDA Bocconi, School of Management dell’Università Bocconi di Milano, e Professore Aggregato presso l’Università del Salento. Docente di economia aziendale, nei corsi Master ed Executive, ha formato migliaia di dirigenti aziendali di alto livello e ha pubblicato numerosi articoli e libri. Si è qualificata come Licensed Master Practitioner, in Programmazione Neuro-Linguistica (PNL). Con Sperling & Kupfer ha pubblicato Il bilancio dei desideri. Realizzare i propri sogni per essere felici. Vive tra Milano e il Salento.

Il suo sito è: www.danielapreite.it

Elena David:” Non siete fortunate, ve lo meritate”

Elena David, una laurea in economia e commercio e oggi Amministratore Delegato di UNA S.p.A, si definisce una” vera appassionata del Paese Italia”. Com’è nata questa passione? 

La mia passione per il turismo e per l’Italia inizia da lontano: dopo essermi laureata con una tesi sul turismo ho iniziato a lavorare nel settore, e questo mi ha consentito di comprendere che è possibile conciliare la potenza evocativa che il nostro paese esprime attraverso i suoi paesaggi, monumenti, arte, cultura, cibo e musica con il business, ma che purtroppo si tratta di un’operazione portata avanti, ancora oggi, con metodi artigianali, senza professionalità e senza rispetto per la vocazione turistica dell’Italia. Lo spreco di risorse mi ha reso sempre più agguerrita e desiderosa di cambiare le cose, determinata a valorizzare il nostro Paese. Posso dire di essere riuscita a farlo nelle mie esperienze professionali, ma non ancora, purtroppo, nel contesto italiano.

Annoverata dalla rivista Wired tra le 10 donne manager più innovative e famose al mondo, Elena è anche madre di due figli; in un periodo dove troppo spesso si è costrette a scegliere tra carriera e famiglia, com’è riuscita a conciliare tutto questo? 

Semplicemente non ponendomi mai il tema di escludere l’una o l’altra opzione. Questo non significa che sia stato facile né poco faticoso, al contrario in alcuni momenti la stanchezza, fisica e mentale, è tale che verrebbe voglia di mollare. Quando ho avuto i miei due figli poi, non ero né Direttore Generale né Amministratore Delegato, e la situazione era diversa soprattutto per quanto riguarda i mezzi economici. Nessuno mi aveva detto che quei sacrifici mi avrebbero portata dove sono arrivata, ma non ho mai dubitato di doverlo e poterlo fare: avevo studiato e volevo lavorare ed essere indipendente. Mio marito poi ha sempre avuto la stessa idea, anzi, mi ha incoraggiata continuamente anche se il suo lavoro in giro per il mondo non gli consentiva certo una grande partecipazione materiale ai carichi di lavoro. Potrei aggiungere molte cose (il non aver avuto nonni disponibili, i gravi problemi di salute di un figlio in una certa fase della nostra vita) a testimonianza che non è stato un percorso facile, ma senz’altro è stato possibile, e se lo è stato per me può esserlo anche per ogni altra donna.

Noi di Leading raccontiamo le belle storie che questo paese offre, che parola userebbe per definire la leadership del futuro? 

Bellezza. La bellezza del Paese, delle persone competenti, del rispetto per gli individui, la bellezza che, secondo una concezione plotiniana, ammette anche ciò che è meno bello perché in esso riconosce la carità.

Un augurio ed un consiglio Elena. 

Parto dal consiglio: “Never give up”, non vi arrendete mai. Vi auguro di avere sempre la forza di sostenere che “Non siete state fortunate ma ve lo siete meritate“, come diceva Margaret Thatcher.

Un augurio ed un consiglio a LeadingMyself.

Keep on”, andate avanti e fate sentire la voce delle donne, non per il solo fatto di essere donne, ma solo se e perché sono brave. Il merito è molto più importante della tutela del genere.

 

Elena David.  @ElenaDavid21

Nata a Prato. Si laurea a Firenze alla Facoltà di Economia e Commercio.  Nel 1990 entra in Starhotels, in pochi anni ne diviene Direttore Generale.Nel luglio del 2000 è chiamata a partecipare a un nuovo progetto alberghiero tutto italiano: nasce UNA Hotels & Resort, che guida prima come Direttore Generale e poi come Amministratore Delegato. Alla continua ricerca di nuove opportunità di crescita per l’azienda e per l’intero settore turistico italiano, Elena David offre un contributo concreto allo sviluppo della “cultura del turismo”. Dal 2008 al 2012 è stata Presidente di Confindustria AICA, oggi è membro del CD dell’Associazione. Vice Presidente di Federturismo e Presidente di AICEO (Associazione Italiana CEO). Tra i riconoscimenti del suo impegno professionale spiccano il Premio Mela d’Oro (Fondazione Bellisario), il Master Award in Economia e Gestione del Turismo, consegnatole honoris causa dall’Università Ca’ Foscari Venezia. Nel 2014 ha ricevuto il premio Le Tecnovisionarie, riconoscimento che si attribuisce a quelle donne che si sono contraddistinte nella loro attività professionale testimoniando di possedere una visione innovativa di progetto aziendale. Di recente nominata da Wired tra le 10 manager italiane più innovative.