#iovalgo

La mia è una moda duttile, che si adegua al quotidiano e alla cultura in evoluzione, perché incoraggia le donne ad essere attive, dinamiche, aggiornate, sempre al passo coi tempi e con quanto accade intorno a loro, cercando un’eleganza fatta anche di sense of humour e di autoironia. (Krizia)

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Glix…e così inizia l’avventura!

Vi è mai capitato di chiedere ad un amico di comprare qualcosa al posto vostro? Una giacca particolare ad esempio a Parigi o un paio di scarpe a NY? o sapete che il cappello dei vostri sogni esiste, ma in una boutique a Berlino?

GLIX nasce mentre stavo esaudendo il desiderio di una mia amica: trovare un paio di scarpe in un negozio che lei non poteva raggiungere, perché abitava in un’altra città. Trovato l’oggetto del desiderio, scatto una foto, la condivido e, dopo una veloce conferma, compro al posto suo. Ecco la classica scintilla, una lampadina che si accende, un sogno che comincia. Perché non farlo per altre persone? Perchè non guadagnare su ogni prodotto? GLIX consente a chiunque di diventare Personal Shopper di qualcun altro. E’ dedicato agli amanti del fashion, rendendoli trendsetter e punti di riferimento della propria città, in grado di comprare e vendere prodotti unici di tendenza locali, a livello globale.

GLIX è una specie di satellite che ruota intorno alla terra e invia un segnale ogni volta che avvista un abito, un paio di scarpe o un accessorio che potrebbe piacerti. Più nel concreto è un’app che mette insieme un network globale di Personal Shopper che lavorano per te, osservando e acquistando ovunque sul pianeta. Quando ho l’intuizione di creare GLIX, capisco subito di aver bisogno di aiuto, perché del marketing e della programmazione so soltanto che quei professionisti avrebbero veramente un gran bisogno di un Personal Shopper!

Contatto chiunque penso possa aiutarmi e finalmente trovo chi crede a questo progetto quanto me. Luca, CMO che metterà nel progetto tutta la sua esperienza, Fabio (CTO e Creative Director), il cui compito sarà lo sviluppo creativo dell’applicazione e la gestione del team di programmazione: Federico (sviluppatore IOS) e Kristian (sviluppatore Android). Una volta riuniti, guardando tutti dalle scarpe fino all’ultimo bottone delle camicie, esclamo: “Ragazzi, voi avete bisogno di me, almeno quanto io ho bisogno di voi”.

#fashionrevolution

E così inizia l’avventura.

H-FARM è la prima realtà che ha creduto in noi e ci ha ospitato in un mondo fatto di sudore e di soddisfazioni. L’esperienza ad H-CAMP, il programma di accelerazione di H-FARM, ci ha permesso di sviluppare un valido prodotto che uscirà a fine Ottobre sull’Apple Store, dopo un primo test a Settembre. Abbiamo avuto accesso a infinite informazioni e ad un network di contatti inaccessibile fino ad allora, migliorando di giorno in giorno il progetto e l’applicazione. Ci sono migliaia di e-commerce che si occupano di fashion, ma è tutto troppo virtuale per chi, come i fashion addicted, vive lo shopping come un colpo di fulmine con ogni capo. Senza contare che le boutique più prestigiose, spesso hanno abiti unici, che non potrai mai trovare online. Con GLIX questi abiti diventano visibili sulla rete, in esclusiva per te. Sì, perché dei Personal Shopper fidati ti offrono la possibilità di guardare con i loro occhi e toccare con le loro mani un abito che sta in città distanti migliaia di chilometri.

In parole povere, GLIX è lo Street View della moda, con la differenza che puoi far tuo tutto quello che vedi.

sara

A SPADAFORA 29 anni

Art Director con formazione al Politecnico di Milano in Design degli Interni. Ho seguito progetti creativi e di comunicazione per importanti brand internazionali come Coca Cola, Barilla, Vodafone. Mi definisco una “generatrice di idee” e con una di queste sto cercando di cambiare la mia vita.

 

 

 

GLIX

Diventa Personal Shopper ed inizia a guadagnare, condividendo la tua città!  

www.glix.info  

Per informazioni o collaborazioni:

Sara Spadafora –Founder & CEO  – sara@glix.info  

Segui GLIX su Facebook, Instagram e Twitter:

https://www.facebook.com/glixapp

https://instagram.com/glixapp/

https://twitter.com/GLIXapp

Paula Cademartori who, is on next!

Nel luglio 2011, la partecipazione al concorso Who is on next? di Vogue Italia che la consacra tra i nomi più promettenti della moda italiana; c’è ancora spazio per il talento nel fashion?  

Who Is On Next è una bellissima opportunità e una grande soddisfazione, avere la possibilità di mostrare le proprie creazioni ad alcuni dei personaggi di maggiore spicco del settore della moda e ricevere un loro riscontro è stata per me grande stimolo a fare sempre meglio. Purtroppo l’Italia è un Paese che non lascia molto spazio ai giovani designer. Quelli che riescono ad emergere si distinguono però per l’altissima qualità del loro lavoro che è superiore al resto del mondo.

 Il suo marchio di borse luxury dà spazio allo stile e al dettaglio, ma cos’è per lei il MADE IN ITALY OGGI?

Il Made in Italy è un valore aggiunto, perché sinonimo di qualità, artigianalità e tradizione ma, credo che il potere del prodotto sia anche la ricerca e il design che si cela dietro ciascun modello che compone le mie collezioni. Personalmente amo studiare ogni singolo abbinamento cromatico e materico col fine di creare un vero e proprio oggetto di lusso, che sia al contempo funzionale e atemporale. Il mio desiderio è quello di creare oggetti unici e da collezione, delle vere e proprie “Bags to collect!”.  

Dalle borse alle scarpe che arriveranno in autunno: c’è un sogno che Paula vuole ancora realizzare? 

Tra gli obiettivi principali per l’anno 2016 vi è quello di consolidare l’azienda e la sua distribuzione sul mercato internazionale puntando all’acquisizione di nuovi mercati e al consolidamento degli attuali. L’ampliamento della gamma di prodotti e l’introduzione delle nuove categorie merceologiche col fine di rendere il marchio espressione di un lifestyle a tutto tondo è stato sicuramente un grande traguardo per il marchio. Anche se l’obiettivo più importante è sicuramente l’apertura di un primo monomarca Paula Cademartori.  

Il nostro blog è seguito da tante appassionate di moda; un consiglio ed un augurio a tutte loro ed un consiglio ed una augurio a LeadingMyself.   

L’augurio che posso fare è quello di vedere realizzati i propri desideri. Non mollare mai fino al raggiungimento del proprio obbiettivo è il consiglio che mi sento di dare a tutti.

A cura di Barbara M. @paputtina

Paula Cademartori Nata e cresciuta in Brasile, nel 2005 Paula Cademartori si trasferisce in Italia, Paese da cui ha origine la sua famiglia paterna. La passione per il design degli accessori è il movente principale di questa scelta. Con una laurea in Industrial design alle spalle, Paula approfondisce la sua formazione conseguendo un diploma magna cum laude nel master in Fashion accessories dell’Istituto Marangoni di Milano e acquisendo una base di competenze manageriali grazie al corso Young fashion manager dell’università Sda Bocconi. Formazione che si rivelerà fondamentale nell’ottica di creare un marchio di proprietà. Dopo una collaborazione nell’ufficio stile di Versace per lo studio delle collezioni di pelletteria donna couture e prêt-à-porter, la partecipazione al concorso Vogue talents nel 2009 con l’inserimento nella lista dei 140 emerging talents di Vogue Italia dà alla designer la giusta visibilità e lo stimolo per fondare il marchio di borse deluxe che porta il suo nome. Il debutto avviene nel settembre 2010 con la presentazione a Parigi, nell’ambito di Première classe, della collezione Paula Cademartori primaveraestate 2011. Poco dopo, nel luglio 2011, la partecipazione al concorso Who is on next? di Vogue Italia, consacra la stilista tra i nomi più promettenti della creatività italiana. La visione estetica della stilista, influenzata dall’amore per l’arte e per il bello, e la sua formazione legata al mondo dell’industrial design sono gli ingredienti chiave di questo successo, coniugati alla scelta di realizzare la produzione interamente in Italia, in laboratori artigianali situati nell’area di Milano. Per Paula Cademartori, il vero lusso è nel dettaglio. Ogni borsa viene concepita dalla stilista come oggetto di design da collezionare e fare proprio. Atemporale e iconico. Ma, al contempo, funzionale e versatile. Il delicato equilibrio tra utilità e decoro è racchiuso simbolicamente in una fibbia metallica, sigillo prezioso di ciascuna creazione e raffinato marchio di fabbrica. Progettata personalmente dalla stilista, forte di un background nel mondo della gioielleria, questa fibbia si ispira idealmente al simbolo della P greca. Sofisticate geometrie, combinazioni di texture e color block sono i tratti distintivi di uno stile diventato subito identificabile grazie a modelli iconici, battezzati con i nomi di donne che hanno un significato speciale per la designer: da Faye a Sylvie, da Tatiana a Kate. It bags oggi presenti nei migliori punti vendita di alta gamma, in Italia e nel mondo.

Instagram/ Twitter : @pcademartori
Facebook: Paula Cademartori

Principesse da maneggiare con cura!

Princess Handle With Care: l’arte di comporre abiti con materiali e volumi in irrefrenabile attrazione.

Un concept vintage-sartoriale che ha radici culturali profonde, da ricercare nello studio e nell’analisi di percorsi storici che hanno lasciato la loro impronta. Lo stile boho-chic trova la sua massima espressione nel tatto e nella sensibilità generati dalle emozioni più dirette e gratificanti che non hanno bisogno di parole per essere comprese.
Abiti per vestire ed ornare una donna maliziosa e innocente, disincantata ed ingenua. Alla ricerca di un’acerba sensualità, con una punta di romanticismo.

Un percorso di stile ispirato all’elaborazione dei canoni che hanno contagiato decenni di moda. Gli abiti seguono una partitura estetica che si può leggere nel tempo andando a ritroso, ma anche guardando avanti.

La concretezza materica dei cotoni pregiati, del modal e del bamboo, due tessuti ecologici certificati, del puro cotone stampato fantasia cashmere – ognuno con un peso diverso, ma complementare – acquista ancora più spessore grazie alle linee couture e alle visioni cromatiche che si oppongono e si attraggono in un continuo flusso creativo ed interpretativo. La stilista Laura Azzariti ha voluto rendere omaggio ad una espressione stilistica senza tempo, quella dei faboulous 70 –  prezioso background di un mondo in continuo divenire –  che ridisegnano la figura di una donna appassionata e femminile.

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Una reinterpretazione in chiave romantica, dedicata alla donna sognatrice e disincantata che ama i colori e la joie de vivre e  si diverte a giocare con il suo guardaroba ogni giorno. Una collezione emozionale, come un viaggio nel tempo per sentirsi addosso tante vite diverse.

La Princess Handle With Care non è solo “marca”, ma ha in sé anche un messaggio: Princess handle with care = “principessa, maneggiare con cura”.  Per ribadire la bellezza e il coraggio delle donne che “sfilano” quotidianamente sulla passerella della vita con passione, tenacia, entusiasmo, che non abbassano mai la testa davanti alle difficoltà e alle discriminazioni, che ribadiscono il loro “femminismo” senza perdere di romanticismo, che sono forti, coraggiose, ma non perdono in dolcezza.
La Principessa è in ogni donna, ecco il messaggio emozionale di Laura Azzariti che vuole celebrare la figura femminile e il grande potere delle donne nel tempo.

Per info www.princesshandlewithcare.it

Twitter @PRINCESSHWCARE
Instagram laura_princesshandlewithcare
Facebook facebook.com/princesshandlewithcare
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IMG_7079 copia - CopiaLaura Azzariti nasce a Roma il 3 novembre del 1972. Dopo un diploma di liceo artistico, una laurea in storia dell’arte contemporanea e aver lavorato nella moda per quattro anni a Parigi, decide di tornare in Italia, dove crea la propria linea di moda: Princess Handle PPrriinncceessss  HHaannddllee  Princess Handle With Care WWiitthh  CCaarree With Care. Una collezione connotata dai toni romantici, per vere principesse moderne in cui sono sempre presenti dettagli che rendono ogni suo capo unico come gli inserti all’uncinetto realizzati a mano da un’artigiana pugliese che si sposano con stoffe pregiate.
Il suo primo esperimento fu una linea di t-shirts con stampe e strass, poi dal 2011 la sua creatività si è estesa ad una linea completa di prêt à porter, con accessori, alla quale nel 2013 si è aggiunta una linea couture.
La produzione Princess Handle With Care non segue affatto la via del fast fashion o del Made in China, ma al contrario acquista un carattere tutto suo, proteso a garantire, pur interpretandola originalmente, la qualità made in Italy.

FOULAB e una creatività tutta italiana!

Un progetto che è prima di tutto il frutto della ricerca creativa di due architetti italiani di origini emiliane, Francesca Minervino e Federica Primavori.

Fiorentine d’adozione, Francesca e Federica, hanno iniziato a lavorare insieme durante gli anni dell’Università, progettando e cucendo oggetti d’uso comune e d’arredamento per loro stesse. Il loro progetto è maturato e ha preso forma, intuendo come amalgamare tra loro arredamento, manifattura, riciclo e gusto retrò: il risultato sono i loro cuscini decorativi, pezzi unici, irripetibili. L’idea è far rivivere vecchi foulard vintage trasformandoli da accessori-moda a morbidi cuscini pazientemente fatti a mano, con l’accuratezza (e pignoleria) che solo due architetti donna possono avere.

Il gioco parte con l’accurata ricerca e la scelta di foulard selezionati tra mercatini e piccoli negozi sconosciuti, dove scavare tra materiali datati che possono essere decontestualizzati e resi attuali sotto altra forma. Foulab basa tutte le sue creazioni sull’utilizzo dei foulard vintage, scelti per le loro dimensioni ridotte che rendono possibile la realizzazione di oggetti unici e non ripetibili, dando così la possibiltà all’oggetto di vivere una seconda vita, portando con sè il fascino della sua irriproducibilità, nonché per essere testimonianza dello stile di un’epoca passata.

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Il riciclo di elementi vintage, l’artigianalità del lavoro manuale, la praticità di un oggetto utile, comodo, e bello e soprattutto l’unicità dell’articolo confezionato, sono gli ingredienti dei prodotti Foulab. Adatti dunque agli amanti del bello e cultori dell’unicità.

federica primavori e francesca minervino Foulab è Federica Primavori e Francesca Minervino, di Reggio Emilia la prima e di Parma la seconda. Si conoscono a Firenze durante gli anni dell’Università, facoltà di Architettura, diventano così amiche da decidere di andare a vivere insieme. Dopo essersi laureate Francesca intraprende la carriera di architetto, lavorando in diversi studi fiorentini, Federica, invece, dopo una pausa dovuta alla maternità, si occupa principalmente di graphic design. Foulab è il loro sogno che piano piano si sta avverando

 

Fb: www.facebook.com/foulab.firenze

Instagram: @foulab

Sito: www.foulab.it

E-mail: info@foulab.it

Made for change: un’idea fondata sul cambiamento!

MADE FOR CHANGE, un nome che racconta l’essenza di un’idea, un’idea fondata sul cambiamento, sulla passione, la ricerca di un’espressione capace di racchiudere un modo diverso di fare moda.

MFC è un brand nato nel 2011 dall’unione di due giovani stiliste, Carlotta Redaelli e Simona Donadio, che dopo aver conseguito un diploma in Fashion and Textile design hanno deciso di condividere la propria visione etica e sostenibile della moda creando un marchio d’abbigliamento bio. Nel 2012 il progetto Made For Change si aggiudica il primo posto al bando di concorso “Ritorno al Futuro” indetto dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza, premiato come impresa innovativa. Da qui ne consegue la realizzazione di un laboratorio e showroom all’interno del quale prendono vita le collezioni Made For Change: dal disegno, al cartamodello, alla confezione fino alla vendita diretta. Stagione dopo stagione, oltre ad una linea di capi continuativi, Carlotta Redaelli e Simona Donadio hanno creato cinque collezioni, alle quali si aggiungono alcune special edition come le linee underwear donna e baby.

Nel 2013 viene introdotto l’Upcycling o riciclo creativo, un’attività grazie alla quale MFC è riuscita ad avvicinare un pubblico sempre più ampio al mondo della moda green. Vecchi jeans, scarti di tessuto e t-shirt dismesse vengono destrutturati per dare vita a nuovi capi, seguendo le tendenze e le richieste del mercato, mantenendo una particolare attenzione alla sostenibilità. Oggi MFC è un brand capace di proporre collezioni destinate ad ogni tipologia di donna dalla spiccata sensibilità, con qualche piccola digressione anche nell’uomo e nel baby.

I capi sono distribuiti nello showroom di Meda e tramite e-commerce direttamente dal sito:  www.madeforchange.it

Il mondo MADE FOR CHANGE non è solo eticamente corretto, ma anche esteticamente attraente e piacevole da indossare. Rifette la creatività e il gusto estetico delle due fashion designer, abbinato ad una ricerca costante delle materie prime e ad una filiera produttiva corta e trasparente. Nelle collezioni MFC l’accostamento tra tessuti biologici e le infinite combinazioni di stili, forme e dettagli, rendono la sfda all’acquisto consapevole ancora più intrigante. Ogni capo racconta una storia, fatta di sogni e grandi ideali che si concretizzano proprio nella componente ecologica e artigianale.

Made For Change sceglie di prediligere le fibre naturali come il cotone biologico, la lana organica, il bambù o la fibra di cereali e questa decisione nasce da una duplice necessità: offrire al pubblico la miglior soluzione possibile in termini qualitativi e mantenere intatta la propria filosofa green, volta al rispetto di ambiente e lavoratori. I due aspetti in realtà si equivalgono, in quanto le proprietà principali di queste fibre, quali la lucentezza, la riconoscibile morbidezza al tatto, le capacità traspiranti e le proprietà anallergiche, sono strettamente collegate al modo in cui vengono trattate le materie prime.

Per poter garantire la massima affidabilità e qualità dei propri capi, Made For Change si avvale SOLO di fornitori certifcati secondo standard internazionali.

Le novità del 2015, novità che vedranno protagonisti ancora una volta i tessuti, certifcati e made in Italy, tra cui in particolare il jersey declinato nelle sue svariate composizioni bio. Dalla sua prima apparizione sulle passerelle internazionali – grazie a Coco Chanel – nel lontano 1916, il jersey rappresenta un fedele alleato per la donna rivoluzionaria, che ama la praticità, che indossa capi in grado di scivolare sulla propria silhouette con armonia, pur senza sacrifcare linee più costruite. Anche nella sua accezione bio, qui proposta da Made For Change, il jersey sa essere al contempo sofisticato e frizzante. Lo ritroviamo così sotto forma di tubini e capi spalla ma anche in originali e mai scontati completi tuta. Tre le varianti di jersey proposte: il 100% cotone biologico , più leggero e fresco per le calde giornate estive; un peso intermedio, sempre in cotone biologico ma con una componente di elastan, per i capi più costruiti, ma anche maxi o mini dress e completi più “comodi”; ed infine le fibre di bambù e cereali molto morbide e cascanti, perfette per capi spalla e maxi maglie sempre più ampie declinate nelle diverse gradazioni di rosa per il bambù e in un caldo giallo zafferano per i cereali.

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Blazer in fibra di cereali (protein rose) e pantalone palazzo in cotone biologico.

 
Le novità di Made For Change non riguardano solo la linea donna ma anche l’universo dei bambini, grazie all’introduzione di una “capsule collection” a loro dedicata, ovvero una selezione di capi composta da pochi e basilari elementi facilmente abbinabili e intercambiabili tra loro, in sintonia con il mood della collezione destinata agli adulti.
Tra i must have campeggiano i capi unisex come il jeans e le t-shirt, ma anche soluzioni più vezzose destinate esclusivamente alle femminucce quali la gonnellina in jeans e un mini abito.

 

mfcCarlotta Redaelli e Simona Donadio entrambe classe 1987. Abbiamo avuto entrambe una formazione artistica, Carlotta ha frequentato il liceo artistico Amedeo Modigliani a Giussano (MB) con indirizzo figurativo, mentre Simona l’Istituto Statale d’Arte Fausto Melotti di Cantù (CO) con indirizzo moda e costume. Dopo la maturità entrambe abbiamo iniziato il nostro percorso accademico in NABA (Nuova Accademia di Belle Arti, Milano) frequentando l’indirizzo di Fashion and Textile Design, dove ci conosciamo e instauriamo il rapporto d’amicizia che ci lega ancora oggi. Conseguiamo il Diploma Accademico nell’anno 2010. Entrambe frequentiamo un corso breve di specializzazione nella tecnica del Moulage presso il Cfp Paullo Milano dove Simona frequenterà anche il corso Avanzato di Sartoria. A un anno dal Diploma in Fashion and Textile Design, dopo aver entrambe avuto esperienze di stage, ci ritroviamo e decidiamo di seguire la nostra passione e creare Made for Change.

Twitter: @MadeForChange
Instagram: @made_for_change
YouTube: made for change

 

Blamod: “Spero di continuare così”

Mi chiamo Antela e ho 22anni.

La mia passione é sempre stata legata al mondo della moda, forse perché ho una mamma sarta.

Dopo aver fatto qualche esperienza lavorativa, ho capito che crearmi un mio lavoro mi avrebbe resa piú felice. Cosi, dopo essere tornata da una lunga vacanza a Malta, andai a fare un provino per una trasmissione conosciuta a Milano ed e li che mi suggerirono di aprire un blog.

Ho aperto il blog qualche mese fa e devo dire che sono molto soddisfatta. Principalmente sono una fashion blogger, quindi parlo dei miei outfit e delle nuove tendenze, ma non solo: parlo anche dei miei lavori a maglia. Gli  aricoli  vengono apprezzati e ció mi da voglia di parlare liberamente delle mie idee, lavori e viaggi.

Credo che la moda sia una sola, cambia solo lo stile.

Lo stile dipende sia dal carattere, dalla tua fisicità, gusti, tempo e dal comportamento.
Per quanto riguarda me, lo  stile che  preferisco è il casual-chic: nella  vita di tutti i giorni  voglio essere comoda ma nello stesso tempo elegante. Nelle occasioni speciali preferisco sempre l’eleganza: vestito, tacco alto, pochette e rossetto rosso.
IL logo è nato come il blog, per caso….. avevo in mente di aprire questo blog ma non sapevo che nome dargli, così  una mattina mi sono messa a pensare ma non avevo nessuna idea,  ho deciso di prendere il mio nome e altre due parole che non dico…:-)  e le ho mischiate fin quando ho creato il nome blamod: corto, semplice e bello da sentire.

Spero di continuare cosi!! “Life begins where fear ends”

Antela Mucia

Mi potete trovare:
Blog: http://blamod.wordpress.com
Google plus: Antel Mucia
Instagram: antela_blog
Facebook: Antela Mucia
Pagina facebook: Blamod
Mail: antela.mucia@gmail.com

Le Stanze della moda: “blogger + moda una vita nuova e piena”

A 10 anni sognavo di fare la cantante, a 15 la psicologa (a quell’età ho avuto il mio primo cellulare, ma era solo il 1997, adoravo la tecnologia), a 30 ho scoperto la mia vera vocazione e l’ho seguita.

Ho inseguito con caparbietà tutti i miei sogni. Sono stata cantante per professione, mi sono specializzata fino a diventare una psicoterapeuta e poi ho incontrato la moda e ho iniziato a scrivere. Inarrestabilmente.

Oggi sono psicologa dentro, fashion editor e blogger nella vita professionale.

Nel 2012 ho deciso di trasferirmi a Londra per seguire quello che oggi è mio marito e ho lasciato per forza di cose il mio lavoro. Quello che all’inizio mi era sembrata una grossa rinuncia si è rivelato essere un grande dono.

Quando ti ritrovi improvvisamente con tanto tempo libero per pensare in quale direzione andare per ricostruire una nuova vita professionale in un posto nuovo, ti si aprono talmente tante finestre che hai l’impressione di poter essere e fare qualsiasi cosa.

Ripartire da zero.

È quello che ho fatto. Un po’ per caso, un po’ per fortuna. La direttrice di un fashion web-zine italiano, essendo a conoscenza della mia permanenza londinese, mi ha proposto di provare a scrivere per loro di Londra e del suo stile.

È così che tutto ha avuto inizio, solo pochi anni fa.

Ho assistito alla mia prima sfilata durante la London Fashion Week, con in mano un pass da International Press e non ho smesso più. I pass adesso li colleziono: Londra, Milano, le fiere, le mostre, la mia amata Roma. Scopro e scrivo.

Tornata a Roma dopo un anno, ho sentito subito l’esigenza di aprire uno spazio personale che raccogliesse le mie nuove passioni: la moda, la voglia di raccontare e il desiderio di condividere in rete (che tanto mi aveva tenuto compagnia a Londra, così come quando avevo 15 anni e curiosato cercando di capire come funzionassero le prime chat IRC).

Nasce così il mio blog “Le stanze della moda”, spazio che regala una vetrina preziosa alle mie competenze, tanto che alla Eidos Communication, dove sono stata allieva del Master in giornalismo di moda e comunicazione, ci sono ritornata da docente.

Ho imparato ad amare la moda in quanto espressione d’arte e a guardare oltre l’abito. Ho imparato persino a cucire per tentare di comprendere la dedizione necessaria per arrivare al prodotto finale. Oggi racconto così, provando sempre in prima persona e mettendomi nei panni dell’altro, descrivendo le emozioni che mi suscitano gli incontri con le persone che si nascondono dietro le creazioni.

Le esperienze e la voglia di continuare a costruire un solido cammino professionale mi hanno portato poi a ideare e realizzare un corso di fashion blogging e scrittura sul web che potesse esprimere a 360° tutta l’esperienza maturata negli anni. Da allora insegno web editing e blogging anche all’Accademia del Lusso, sono diventata Beauty Reporter per Glamour, scrivo per diversi magazine per diventare giornalista e faccio nella vita quello che ho sempre voluto fare pur non sapendolo: scrivere.

Un sogno divenuto realtà, un lavoro quasi inventato, una lotta contro i pregiudizi (blogger + moda è frequentemente un binomio mal visto), una vita nuova e piena.

 

lestaznedellamoda

 

Ida Galati Founder

www.lestanzedellamoda.com

www.diventareblogger.it

 

 

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Storie, colori, emozioni per raccontare Milano, la Moda, l’arte e il cibo

Milano e’ una città culturale viva! L’ho sempre creduto seguendo in ogni occasione quello che la mia città aveva da offrirmi, con un’attenzione particolare però agli eventi di musica ed arte. Si, l’arte…così poco valorizzata …eppure così affascinante e stimolante! Una curiosità che si è trasformata in passione, poi in studio (di giorno o di notte, nei week-end e nel tempo libero) ed infine in opportunità per creare qualcosa che fosse mio, qualcosa in cui esprimere me stessa, la donna che con la maturità ho scoperto di essere: curiosa, appassionata, creativa. Certo questo non bastava….. erano necessari altri ingredienti…la mia esperienza nella comunicazione, nella gestione e realizzazione di eventi, il mio desiderio di far conoscere Milano, ma soprattutto la soddisfazione che ho scoperto riempirmi l’anima e il cuore quando racconto le mie storie e trasmetto la mia passione ad altre persone !

E’ così che ho creato il marchio D visitearte (www.dvisitearte.it) ed è così che lo studio teorico e pratico dell’arte, si perché mi sono lanciata anche in corsi di pittura en plein air in Toscana ed a Parigi, si sono trasformati in un progetto reale!

Ma il mio percorso non è ancora finito…sono sempre aperta a nuove idee parallele o complenentari alla mia!

Ma di cosa stiamo parlando?

I percorsi di D Visitearte sono visite guidate con un taglio sempre originale, arricchite da letture ed aneddoti, nonché musiche, immagini e video, grazie a supporti multimediali.

Questi, invece, sono alcuni progetti su cui sto lavorando:

D Moda a Milano©

Moda e arte, storia del costume e della Moda nei secoli, Moda e società… Conferenze, eventi, mostre, dimostrazioni di professionisti su trucco, arte, sartorialita’ ed artigianato; visite guidate nei Palazzi di Milano e nelle mostre, percorsi aperti a tutti nelle vie della città.. o mirati per i turisti stranieri nel quadrilatero della moda.

Il 1° Appuntamento delle conferenze – evento 2015 sulla storia della moda racconterà di una rivoluzione iniziata con il “New look”di Christian Dior, che impone alla Donna una nuova silhouette. Femminilità, fantasia, tessuti preziosi e nuovi pratici tessuti sintetici….gioielli, borse, cappelli sono i protagonisti! Una tra le partecipanti sarà la modella, che offrirà il proprio volto ad una consulente di bellezza e truccatrice professionista e sarà trasformata per una sera in una Diva anni ’50!

Ma racconterò anche di Milano e della stretta relazione tra Arte, Moda e società negli anni ’50. Nella sede della conferenza Metamorphosis Studio Olistico, uno spazio intimo ed accogliente, saranno esposti gli abiti di uno showroom e sartoria artigianale, in cui gli abiti da donna sono ancora realizzati su misura: ANGHINGO’ di Milano.

27 Febbraio 2015 “Donna e Diva: La Moda anni ‘50” #DDiva50

Del cibo e di Milano©

Il progetto può assumere diverse sfaccettature seguendo come fil rouge Milano e il cibo. Il cibo e l’arte. L’arte del ricevere. Il convivio. Il rito del caffè. Un esempio?

Lontani aromi e suoni nelle strade della Milano che fu….i caffè, i teatri, i circoli culturali e rivoluzionari© Il percorso si snoda per il centro di Milano in un viaggio nel tempo “virtuale” alla ricerca di quei luoghi in cui il “Caffé”, in tutte le sue accezioni, è stato protagonista … per guardare con occhio diverso luoghi ben conosciuti. Si inizia ricostruendo l’atmosfera di un Caffè tipico in un locale milanese sorseggiando la nera bevanda eccitante accompagnata da una panoramica sulla storia del caffè, una descrizione dei diversi aromi, degli strumenti e delle modalità di preparazione. Del cibo e di Milano è anche un modo diverso per passare del tempo insieme:

“Pranzo o cena” presso un ristorante che offre la tipica cucina ambrosiana, condita da tante curiosità, aneddoti ed approfondimenti sui piatti e i prodotti tipici. Storie che cambiano con il ristorante e con il menù, diverso ogni volta e studiato unicamente per D Visitearte …

Dell’arte che si fa! Milano … come Parigi Grazie alla collaborazione di artisti, associazioni e professionisti italiani o stranieri, organizzo o propongo: corsi di gruppo di disegno e pittura en plein air; lezioni singole o in micro gruppi per imparare contemporaneamente le basi del disegno e di una lingua (francese o inglese); seminari di pittura e meditazione.

Copia di 02-homepageesempioDiana Cicognini Guida turistica indipendente di Milano dal 2010, sviluppo percorsi in città, propongo visite guidate alle maggiori mostre – musei e palazzi di Milano, tengo conferenze su Milano- arte – cibo e Moda, organizzo eventi ricreativi (cene e pranzi in ristoranti della tradizione ambrosiana, corsi di pittura, letture con performance teatrali per adulti e laboratori per bambini), realizzo insieme ad altri partner progetti culturali. La passione per lo studio dell’arte e delle tradizioni milanesi assicurano che nei percorsi o progetti proposti, qualsiasi sia il tema scelto, creatività e originalità siano distintivi. Il background nelle relazioni pubbliche e nell’organizzazione di eventi fanno di me un partner completo

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