“4 donne, 4 storie in una sola. La Musica”

4 donne, 4 storie in una sola.  La Musica

 La storia delle AlterEcho è fantastica. Il Quartetto  nasce  sui palchi prestigiosi della lunga tournée Opera Seconda dei Pooh.

Dopo aver girato l’Italia individualmente con grandi artisti come Bocelli, Allevi, Morgan,Renga, Sting, Baustelle,PFM, Massimo Ranieri,Mario Biondi, e dopo aver collaborato con prestigiose orchestre ( Petruzzelli, Sanremo, Carlo Felice…ecc.)  hanno deciso con grande coraggio e determinazione di lasciare l’orchestra con tutte le sue “certezze economiche” ma con sicuramente  meno soddisfazioni al livello personale e artistico  e di proporre la formazione classica da camera per eccellenza al servizio della musica pop,diventando un punto di riferimento crossover nel panorama italiano dedicandosi ai live, teatro, cinema e tv. 

Oltre ad accompagnare grandi nomi della Musica lirica e pop, ed affiancare attori come Gigi Proietti, con il Nostro Progetto “BaRock” entriamo nel cuore di tutti, interpretando i più grandi successi di tutti i tempi , dal Barocco al Rock. 

Proviamo tutti i giorni con passione e allegria, perché siamo soddisfatte della nostra coraggiosa scelta, di dedicare “all’unisono” tutta la Nostra vita  a quello che di più caro abbiamo E farlo diventare il nostro lavoro.

 La Musica.

 

bio:

Marta Taddei :  Violino I°

Valentina Canevelli :  Violino II°

Roberta Ardito :  Viola

Rachele Rebaudengo : Violoncello

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“Il coraggio per crescere. L’Italia che ce la fa.”

Il 19 novembre l’Aula Magna della LUISS, a Roma, ospiterà il 3° Forum nazionale di Valore D (www.valored.it), prima associazione di grandi imprese che sostiene la crescita del talento femminile nell’economia e nella società. L’apertura verso il futuro e il cambiamento è presente fin dal titolo dell’evento: “IL CORAGGIO PER CRESCERE. L’Italia che ce la fa”.

A cinque anni dalla sua creazione, con 115 aziende associate, Valore D conferma infatti il suo impegno concreto nel promuovere l’innovazione sociale, l’inclusione, il superamento dei pregiudizi impliciti legati al genere, proponendo un nuovo modello culturale che prevede una piena partecipazione delle donne alla vita economica e sociale del Paese.

Nella classifica generale del Global Gender Gap Report 2014 del Word Economic Forum, pubblicata qualche settimana fa, l’Italia si posiziona al 69° posto, in coda rispetto agli altri Paesi Europei e sotto diversi Paesi in via di sviluppo. La notizia è resa ancora più grave dal fatto che, valutando la partecipazione delle donne al mondo del lavoro e le pari opportunità in temi economici, la nostra posizione crolla al 114° posto. L’Italia infatti presenta un tasso di natalità e un tasso di occupazione femminile tra i più bassi del mondo occidentale (46,8% di occupazione femminile vs 65% di occupazione maschile secondo i dati Istat 2013). La crescita professionale delle donne porta a organizzazioni più armoniche, che utilizzano in modo efficiente il potenziale dell’impresa, ed ad effetti nettamente positivi sull’economia del Paese (si stima che il PIL italiano crescerebbe del 7% se l’occupazione femminile raggiungesse il 60%, ovvero l’obiettivo di Lisbona. Dati Banca d’Italia 2012). Colmare il divario tra uomini e donne prevede tuttavia un cambio di paradigma, e Valore D ha da sempre scelto di sostenere il merito, il talento e la leadership femminile lavorando sia con le donne (e con gli uomini), che con le aziende italiane, che infine con la società nel suo complesso.

Oggi Valore D, nel suo Forum annuale, ha scelto di dar voce alle protagoniste ed ai protagonisti dell’Italia che cambia guardando al futuro, partendo da un presente fatto di impegno e creatività, alla ricerca di soluzioni concrete e di lungo periodo. Donne e uomini d’azienda, delle Istituzioni e della società civile che interpretano e guidano il cambiamento in uno scenario sempre più interconnesso e internazionale. Un’occasione per parlare di sviluppo, innovazione, cambiamento e diversità, per confrontarsi su modelli e modalità di fare impresa in un Paese che ha bisogno di risposte nuove a nuove esigenze. Protagoniste assolute dell’evento saranno l’Italia e le aziende che hanno avuto il coraggio, il merito e le capacità di innovare, che con lungimiranza hanno guardato oltre o fuori, che hanno colto le opportunità o che hanno saputo crearle a misura propria. Attraverso gli interventi di Carlo Messina (CEO Intesa Sanpaolo), Fabio Benasso (Presidente e Amministratore Delegato Accenture Italia
), Maria Cannata (Direttore Generale Dipartimento del debito pubblico del Tesoro
), Gabriele Del Torchio (Amministratore Delegato Alitalia
), Linda Laura Sabbadini (Direttore del Dipartimento per le statistiche sociali ed ambientali Istat) e Paola Severino (Prorettore Vicario e Professore Ordinario di diritto penale LUISS, Presidente della Commissione per la valutazione dell’efficacia delle riforme) emergeranno le reali opportunità di crescita per il Paese e si valuteranno gli effetti virtuosi di una maggiore presenza delle donne nell’economia, società e politica come motore di cambiamento, grazie ad una nuova visione del business più aperta ed inclusiva e a prospettive strategiche di lungo periodo attente alla società ed alle nuove generazioni.

I workshop pomeridiani, che si apriranno con un intervento dell’On. Giovanna Martelli (Consigliere per le Pari Opportunità, Presidenza del Consiglio) e che coinvolgeranno top-manager di alcune importanti aziende associate, illustreranno i principali strumenti proposti da Valore D alle sue aziende associate: i welfare lab, i corsi di skill building e i programmi di mentorship inter-aziendali.

Per informazioni sulla partecipazione al Forum di Valore D visitare il sito http://valored.it/servizi-ed-eventi/calendario/forum-valore-d-2014

 

“Siamo una squadra che celebra il talento”

A ottobre dello scorso anno è nata Donneuropa.it, la costola di Eva del quotidiano Europa. È nata perché il direttore, Stefano Menichini, e il gruppo editoriale alle spalle di Europa hanno creduto che fosse ora di dare spazio alle tematiche di genere, ed è nata soprattutto per raccontare storie di donne che ce la fanno, anzi, eccellono negli ambiti più svariati.

Alla cura del sito (quanto mi piace la parola cura, quando è usata nel senso di responsabilità, e non meramente di fatica!) siamo state chiamate in tre: Cristiana Raffa, Federica Cantore ed io. Conoscevo Federica per il suo lavoro su Europa, di cui sono il critico cinematografico e cronista di spettacolo da nove anni, non conoscevo Cristiana, se non come firma su alcune prestigiose testate.

Poteva essere un disastro, secondo lo stereotipo che vuole le donne fra di loro competitive e poco portate a fare squadra: tre professioniste di età ed esperienze diverse che non si sono scelte e si trovano a creare insieme qualcosa di completamente nuovo. Invece è stata la (prima) conferma che le donne sanno lavorare insieme, soprattutto se tengono a mente l’obiettivo e mettono come priorità il traguardo di un lavoro ben fatto. Ognuna di noi ha riversato le sue specifiche competenze nella creazione di un web magazine del quale siamo molto orgogliose, e che ha dato risultati davvero sorprendenti.

Da subito infatti si è formata intorno a noi una community di collaboratori (perché su Donneuropa c’è anche qualche penna maschile) e di lettori (perché dai commenti che ci arrivano emerge che anche gli uomini ci seguono) in costante crescita. Siamo anche immediatamente entrate nei circuiti delle associazioni di genere, a dimostrazione che una cordata al femminile è possibile. Oltre al dato oggettivo dei contatti, in crescita costante e già “importanti” fin dai primi numeri, c’è quello dei follower sui social media, la frequente richiesta di collaborare a Donneuropa o di costruire insieme iniziative, la partecipazione dei lettori con commenti e critiche, anche quelle fondamentali per crescere.

Siamo una squadra che, con uno sforzo gioioso e veramente collettivo, ogni settimana celebra il talento, la tenacia e la versatilità femminili. Abbiamo osservato che le storie che interessano di più ai nostri lettori sono i ritratti di donne “normali” che fanno cose speciali, in particolare italiane, che nonostante gli ostacoli che incontrano sulla loro strada, non mollano e perseguono ostinatamente il loro obiettivo (che spesso è anche il loro sogno) fino a raggiungerlo (e a realizzarlo).

Una galleria di donne sorridenti, non solo per esigenze fotografiche, ma per evidente soddisfazione personale. La caratteristica che accomuna tutte queste donne, ma anche il nostro team di giornaliste in gamba e di lettrici attente e partecipi, è infatti quella di guardare il bicchiere mezzo pieno, senza perdersi in lamentele (ma protestando vivacemente contro le aberrazioni di una società che, ancora oggi, vede lontano il traguardo delle pari opportunità). Insieme a tante altre voci, Donneuropa ha la sensazione di contribuire a fare “massa critica” per un cambiamento culturale profondo e duraturo, semplicemente raccontando modelli positivi, e dimostrando che le donne, unite, ce la fanno.

 Paola Casella

Paola-Casella2014lowScrivo di cinema da 25 anni, gli ultimi nove come critico del quotidiano Europa, per cui curo il bisettimanale web Donneuropa.it. Collaboro a varie testate specializzate in critica cinematografica – MyMovies, 8 e mezzo, CineCritica– e a la Lettura del Corriere della Sera, Gioia ed Elle. Ho pubblicato cinque saggi: il più recente, Cinema: femminile, plurale, ha vinto il premio Domenico Meccoli – Scrivere di cinema. Ho fatto parte della giuria internazionale della critica Fipresci ai festival di Cannes, Venezia e Torino.