Tania Cagnotto: “Non voglio perdere di vista l’orizzonte dei miei sogni”

Tania Cagnotto, cosa vuol dire essere una campionessa? 

Vuol dire essere riuscita a raggiungere tutti gli obbiettivi. Una campionessa la vedi sia nelle vittorie sia nelle sconfitte. E se le tante persone te lo riconoscono è la prova che veramente sei riuscita a fare qualcosa di speciale, che rimarrà nel tempo. Questa consapevolezza è una sensazione straordinaria.

Le polemiche delle ultime settimane si dividono tra sport maggiori e sport considerati “minori” ma l’impegno e il sacrificio sono esattamente gli stessi. Cosa si sente di dire in merito? 

Che è proprio come dite voi, dietro ad ogni sport ci sta un mondo intero, fatto di allenamenti, sacrifici, gioie e delusioni. Inoltre tutti gli sport che hanno una lunga tradizione sono affascinanti, e molte di queste tradizioni sono radicate nella storia di un paese. Per cui uno sport cosiddetto “minore” in Italia non è detto che non sia maggiore da un’altra parte, e viceversa.

Noi trattiamo di leadership e coraggio, quale suggerimento si sentirebbe di dare alle “campionesse del futuro”? 

Che la strada da percorrere per affermarsi non è facile, di prepararsi perché ci saranno momenti duri e cadute rovinose. Solo una incrollabile fiducia in se stessi permette di superare questi momenti, e soprattutto capire che da soli difficilmente si riesce a diventare campioni, bisogna trovare il supporto delle persone che ti vogliono bene perché è un qualcosa che riesce a trasmetterti una forza incredibile.

 Un consiglio ed un augurio a Tania. 

Di girare sempre a testa alta per non perdere di vista l’orizzonte dei suoi sogni.

Un consiglio ed una augurio a LeadingMyself. 

Di continuare così, perché noi donne abbiamo una forza straordinaria dentro e alle volte abbiamo solo bisogno degli strumenti giusti per rendercene conto.

 A cura di Barbara M. @paputtina

 

Tania Cagnotto è la prima italiana di sempre ad aver conquistato una medaglia d’oro mondiale nei tuffi. Ai recenti campionati Mondiali di Kazan ha conquistato 1 medaglia d’oro e 2 medaglie di bronzo.

Palmares: 10 titoli Mondiali ( 1 oro, 3 Argenti, 6 Bronzi), 22 Titoli Europei (14 Ori, 4 Argenti, 4 Bronzi), 49 Titoli Italiani.

Account Twitter : @TCagnotto

 

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Raffaella Monzani: “L’esempio è la cosa migliore “

Raffella Monzani head of international BU per la Falck S.p.A, un ruolo importante nel mondo dell’energia; sfatiamo quindi lo stereotipo delle donne che non possono essere protagoniste in ambiti maschili? 

Penso che siamo arrivate al punto in cui sia d’obbligo sfatare gli stereotipi che esistano ambiti maschili e non. Ammetto che ne sono stata, e ne sono vittima anche io, è un retaggio culturale, ma penso che la curiosità aiuti a superare ogni “stereotipo”. In effetti, entrata in azienda pensai “ma cosa ci faccio in mezzo a tutti questi ingegneri a parlare di termovalorizzatori e pale eoliche”, ma poi ascoltando, imparando un linguaggio nuovo, andando in visita agli impianti tutto è diventato “normale e amichevole” e soprattutto non più maschile o femminile. E’ il non aver paura di affrontare il nuovo e “farsi avanti” da parte delle ragazze che aiuta a sfatare gli stereotipi. D’altra parte quando scelsi la specializzazione in Finanza alla Bocconi, le ragazze erano pochissime, quando inizia a lavorare al controllo di gestione le ragazze erano delle mosche bianche per non parlare dei CFO donna….. avere a che fare con i “soldi” era ancora considerato un lavoro maschile, le ragazze si dedicavano al marketing o all’organizzazone…. se ci guardiamo intorno si vedono i passi avanti fatti, anche se la strada da percorrere è ancora lunga.

Per rispondere alla domanda penso che essere protagonisti in un settore non sia più una questione di genere. 

“Non so cosa sia che rende un uomo più conservatore: non conoscere nulla tranne il presente, o nulla tranne il passato”; che interpretazione darebbe lei oggi a questa frase di Keynes, che so che ama molto? 

E’ l’immobilità: la mancanza di curiosità per il nuovo, per il futuro che si basa sul presente che proviene dal passato rende un uomo o una donna un conservatore. 

Lei è anche tesoriere di un’associazione importante come PWA- Milan; quale investimento riterrebbe importante per creare una vera leadership inclusiva e d’insieme? 

Il coraggio di farsi avanti, impegnarsi per aiutare le generazioni future intese sia come studenti che studentesse ma anche ragazze più giovani professionalmente, essere aperti al nuovo inteso anche come “diverso”: l’esempio è sempre la cosa migliore. Per questo contribuisco come mentor al programma di PWA arrivato alla sesta edizione, oltre a essere il tesoriere dell’associazione dedicandovi parte del mio tempo libero. Essere d’esempio vale sia per gli uomini che per le donne. Questo è ciò che penso e vivo per creare una leadership inclusiva e d’insieme.

Un consiglio ed un augurio a Raffaella. 

Non rimanere ferma continuare a progredire sia come persona sia come professionista.

Un consiglio ed un augurio a LeadingMyself. 

Ottenere un grande successo!

A cura di Barbara M.   @paputtina 

 

Raffaella Monzani Laureata in Bocconi con specializzazione in Finanza, ho iniziato il mio percorso lavorativo come Junior controller in Euroclub, club del libro del gruppo Berteslmann (Random House) per poi passare all’Head Quarter di Monica di Baviera per ritornare in Italia come responsabile amministrazione finanza e controllo per la start up Bol.com. Dopo l’editoria sono approdata al controllo di gestione di Fila Sport per diventare successivamente Direttore Pianificazione e Controllo di Mediamarkt cioè MediaWorld e Saturn. Attualmente sono responsabile di una BU di Falck S.p.A che si occupa di progetti in Indocina. Il mio tempo libero lo divido tra il ruolo di tesoriere di PWA, impegno su base volontaria, i libri la mia grande passione di cui non potrei fare a meno in qualsiasi formato e supporto, i viaggi , piacere che riesco anche a portare nel lavoro avendo lavorato sempre in contesti multinazionali, le mostre d’arte.

@rafmonzy
@PWA_Milan

“Perché New York”

PERCHE’ NEW YORK: Sono arrivata a New York circa 4 anni fa, dopo uno stage di 3 mesi in un’agenzia di PR chiamata Sally Fischer PR . Durante il tirocinio, i miei genitori mi vennero a trovare e mi chiesero cosa intendevo fare della mia vita e a 22 anni, senza pensieri o dubbi, risposi che volevo tornare in Italia il prima possibile per laurearmi e ritornare a New York. Essendo figlia unica, molto fortunata e grata, i miei decisero di investire in un appartamento a New York… mai fu decisione più azzeccata. 

IL LAVORO: Dopo la laurea tornai subito a New York e dopo l’invio di centinaia curricula trovai lavoro. Non bisogna mai perdersi d’animo. Dopo il centesimo CV mi dicevo che qualcuno prima o poi avrebbe risposto e dopo 3 settimane di ricerca folle ricevetti 3 offerte e accettai quella di una sorta di agenzia pubblicitaria che mi sponsorizzó subito un visto lavorativo.

LA CARTA VERDE: Dopo due anni come business developer a ThinkBreatheLive ebbi la fortuna di vincere la carta verde partecipando alla lotteria della carta verde (http://www.dvlottery.state.gov/), un annuale concorso se si svolge nel mese di ottobre e a cui tutti possono applicare dall’Italia con un solo requisito: avere un diploma alle scuole superiori OPPURE aver lavorato per 2 anni consecutivi nello stesso luogo e poterlo dimostrare (http://www.dvlottery.state.gov/). Non seguite MAI i siti che vi fanno pagare con la promessa di vincere: la lotteria è gratuita e chiunque vi può partecipare, ci si mettono 15 minuti a registrarsi e di solito le iscrizioni aprono dal 1mo ottobre e chiudono al 31 ottobre, la risposta si controlla a maggio dell’anno successivo allo stesso link di cui sopra.

LA MIA SOCIETA’: Una volta ottenuta la carta verde ho aperto, insieme alla mia migliore amica del liceo, Francesca Bianchi, un’agenzia di comunicazione (www.TheCreativeShake.com) ci occupiamo di web/app development, gestione social, design, video produzione, campagne SEM, Google e Facebook ADV e PR. E’ stato facile aprire una Limited Liability Company (l’equivalente di una S.r.l italiana) infatti si può fare online per poche centinaia di dollari (questo è il sito che abbiamo utilizzato noi: http://www.mynewcompany.com/), entrare nel business un po’ più difficile. Prima di tutto abbiamo costruito un company portfolio, facendo dei lavori a gratis e contattando tutte le aziende che potevano ascoltarci dopodiché abbiamo iniziando a frequentare fiere, a passare il nostro contatto a chiunque potesse aver bisogno dei nostri servizi e pian piano la rete dei clienti si è ampliata.

CRESCITA: L’impegno che ci abbiamo messo per crescere giorno dopo giorno è stato costante, coerente e quasi aggressivo. Le cose basta volerle con tutte le proprie forze e dopo il primo passo, se ci credi tu, convinci anche tutti gli altri. Pochi mesi fa abbiamo “assunto” (in realtà è parte del team al 100%) un’altra ragazza italiana, Sara Massarotto, grazie a lei e al suo entusiasmo abbiamo aperto un dipartimento PR e gli affari si sono moltiplicati. Il nostro team varia a seconda dei progetti e collaboriamo con persone di talento che, come noi, ce la mettono tutta perché credono nel far bene, non prendendo la via più semplice e breve, ma uscendo dagli schemi e ascoltando ogni cliente, dal più piccolo al più grande, come se fosse il più importante, perché per noi lo è realmente.

IL NOSTRO ULTIMO PROGETTO: Abbiamo lanciato, da qualche settimana, un progetto creativo su Kickstarter: https://www.kickstarter.com/projects/493352797/without-short-film. Si tratta di un cortometraggio che gireremo la prossima estate in Basilicata, sono parte del team personaggi come Claudio Di Biagio in veste di aiuto tecnico alla regia, il DP è Bruno Cipriani, lo sceneggiatore Vincenzo Cataldo, il montatore Giacomo Lampariello Renata Pereira come assistente alla produzione e per finire il compositore e arpista Vincenzo Zitello Faccio un appello importante: se siete sensibili al cinema, alla Lucania o semplicemente volete dare un sostegno ad un sogno donate su https://www.kickstarter.com/projects/493352797/without-short-film , anche un dollaro per noi fa la differenza.

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