I miei turbanti da mille e una notte!

 

Sono nata a Teheran 1982 e mi sono trasferita in italia nel 2004. Ho una laurea in Graphic Design e una in Design Industriale, un master di Management della Moda presso Bocconi / Milano Fashion Institute ma dopo diverse esperienze nel settore grafico, design e comunicazione, ho deciso di dedicarmi al mio progetto che potesse esprimere me stessa creando il mio brand: Zahra Sartipi

Mi sono sempre interessata al mondo femminile e all’influenza della religione, ai cambiamenti politici, sociali economici sul modo di apparire delle donne sia in Oriente che in Occidente nel corso dei secoli.
Mi ispiro all’arte, storia, letteratura e poesia persiana, fiabe e cartoon. Mi piace immaginare e trovare i luoghi comuni tra le diverse realtà. 

Ho lanciato la mia prima collezione di turbanti e fasce a gennaio 2015, dove una sorta di “Le mille e una notte” incontra il Made in Italy.
Copricapo in generale; come un elemento per coprirsi i capelli come sono abituata a vedere le donne con il velo del mio paese, come elemento che ricorda la mia epoca preferita: “La Belle E’poque”  e anche come un accessorio di massima eleganza nei diversi anni della storia della moda.

 

#zahra2
 
Per ora sono tre diversi modelli di copricapo e fasce: 
Lady Marion (il copricapo ispirata al personaggio del mio cartone animato preferito da bambina: Robin Hood) 
Lulù ( la fascia ispirata a Louise Brooks) 
Mamà (il classico turbante comunemente usato da diverse etnie).

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I copricapi sono realizzati con un mix di tessuti preziosi come il Termeh persiano, seta, velluto e pelle.

Tutti sono pezzi unici e ogni singolo pezzo è realizzato a mano con massima attenzione al dettaglio.

Di cuore, spero vi piacciano….io ce la metto tutta!

 

#zahra
Zahra Sartipi
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“Da una passione, la mia forza”

 

Fin da piccola ho avuto tre grandi passioni: viaggiare, le lingue, e… le scarpe per bambini! Dal punto di vista formativo e professionale mi sono concentrata sulle prime due con un master internazionale in cooperazione allo sviluppo, varie esperienze di campo in Africa ed America Latina ed una carriera orientata alle Nazioni Unite. A Madrid per amore, ho lavorato 6 anni nella responsabilitá sociale del Grupo Vips/Starbucks, diventando manager del dipartimento.

Poi sono nati Flaminia, Pietro e Filippo e con loro la ricerca disperata di scarpe carine e comode a prezzi accessibili… E la mia terza grande passione ha preso il sopravvento!

Cosí ho rispolverato gli appunti della Bocconi, ho lasciato il lavoro ed… ecco Babidetta.com, un negozio on-line con una collezione classica ma attuale, e soprattutto di scarpe pensate per i piedi dei bambini e con l’esperienza di una mamma. E qualche tocco in piú, come la personalizzazione delle bebè, i lacci elastici ed il rapporto di fiducia diretto e sincero con ogni cliente, come in un negozietto di quartiere, di quelli che sono lí da sempre.

Babidetta nasce con uno spiccato desiderio di professionalitá ed un grande investimento iniziale: non era un “passatempo”, ma una impresa per la quale ho rinunciato ad un buon stipendio in un azienda che mi ha sempre permesso di conciliare lavoro e familia. Era un progetto in cui credevo (e credo) moltissimo e che andava fatto in modo serio. Pero non volevo una marca ed una azienda fredda ed impersonale. Tutto in Babidetta è cura ed attenzione al cliente: scrivo sempre personalmente ai clienti e senza “format” prefatti, consiglio sinceramente i genitori che mi chiedono aiuto, uso molto il “whatsapp” perché permette una comunicazione molto fluida e passo la mattina a fare paccchetti e dettagli per rendere l’esperienza Babidetta, unica e diversa da tutte le altre.

I primi mesi di un nuovo progetto sono fantastici perché ti spinge una forza impressionanti, iniziano le vendite, i prodotti sono belli, piacciono, e tutto è uno stimolo ed una energia elettrizzante. Poi arrivano le fatture, sempre piú alte delle vendite, ordinare e pagare la collezione estiva ad ottobre quando non hai neanche iniziato a vendere l’invernale, un paio di cambi in cui sai di rimetterci soldi, le mille cose che sai che devi migliorare, le montagne di scarpe che dalla camera da pranzo dove le tenevo iniziano ad invadere anche il salotto… Quello è il momento piú difficile, ci sono giorni in cui vieni schiacciata dalla mole di lavoro e pensi che non ce la farai mai…

Ma poi arrivano le mail dei clienti congratulandosi del servizio, di che belle le scarpe, che comode, che dettaglio il nome del bambino sul pacco… E sei di nuovo con il pieno di energia pronta ad una nuova giornata.

L’11 novembre Babidetta.com ha compiuto un anno e sto chiudendo la quarta collezione (estate 2015) introducendo nuovi modelli e mantenendo i best seller. In questo anno ho girato vari “temporary” e pop –up store a Madrid, Roma e Milano e recentemente a Torino.  E sto organizzando Londra e Parigi. Le vendite presenziali sono un investimento per i costi di trasporto, viaggio, location, ma sono un grandissimo successo ed un ottima occasione di contatto con le mamme, capire i modelli che piacciono di piú, perché, i gusti dei bambini, imparare, imparare ed imparare.

Ed effettivamente ti portano poi le mamme all’acquisto on-line che è l’obbiettivo ultimo ed il canale che permette effettivamente mantenere i prezzi piú contenuti. Le vendite sono in continuo aumento, soprattutto sui classici e sulle “MyShoes”, le scarpine da bebé personalizzate.

L’idea della scarpine dipinte a mano è nata facendo prove di tecniche ed inchiostri per personalizzare con il nome le scarpe per asili e scuole. E piace molto perché ogni scarpe è asolutamente unica, e la pittrice realizza qualsiasi cosa: da ritratti di famiglia a draghi, a fiori, topini ed angioletti.

Ed in un anno Babidetta è stata pubblicata sul Vogue Bambini, Elle Kids, Donna Moderna e tantissimi blog: molta soddisfazione e grande responsabilitá per l’aspettativa delle mamme ed i papá.

Babidetta è un successo? Per il momento è ancora un gran sogno, ma comunque sará il futuro, per me come Benedetta sicuramente lo è. Sto imparando piú che in qualsiasi master, sto creando un mio progetto e soprattutto il mio lavoro mi appassiona ed entusiasma.

 

Detta 2Benedetta Falletti di Villafalletto

www.babidetta.com

www.facebook.com/babidetta

 

 

Un’esperienza di social empowerment

Talento, donne, conoscenza, creazione, cambiamento e naturalmente Rete. Queste sono le parole chiave da cui ho iniziato 2 anni fa, in collaborazione con l’agenzia di comunicazione FattoreMamma, a creare Talent Donna.

Il nostro obiettivo era quello di valorizzare il talento professionale femminile: una sfida significativa in Italia dove, troppo spesso la creatività e l’originalità portata dalle donne sul lavoro sono trascurate e non ricompensate. Crediamo profondamente nel valore aggiunto portato dal talento femminile.
La nostra idea era di mettere a disposizione la nostra conoscenza digitale per le donne, al fine di sostenerle nel loro contesto lavorativo. Internet, che è aperto, meritocratico e democratico, offre l’opportunità di condividere, crescere, formare, inventare, costruire il proprio business, è per questo che abbiamo deciso di iniziare da lì, attraverso un percorso fatto di formazione sui media digitali e opportunità di networking.

Il format prevede: workshop in aula ed inspiring happy hour.
Durante il workshop, le partecipanti hanno l’opportunità di incontrare professionisti e insegnanti provenienti da molti settori dell’industria digitale. Si studiano materie come personal branding, scrittura creativa per il web, la creazione di blog e social media (Facebook, Instagram, Linkedin, Twitter, …) in ambito professionale-

Con questo progetto abbiamo messo le nostre partecipanti in grado di rispondere a queste semplici domande:
Come posso promuovere la mia professione?
Come posso effettivamente vendere i miei prodotti / servizi?
Come posso fornire aggiornamenti sulle mie attività?
Come posso contattare nuovi clienti o partner commerciali?
Come posso promuovere la mia start-up a basso budget?

La formazione in aula è completata da Inspiring Happy Hour, per condividere opportunità, dove gli allievi possono incontrare persone veramente “ispiranti” e hanno la possibilità di ascoltare le loro storie professionali.
Le prime due edizioni del Talent Donna hanno coinvolto circa 100 “Talent Donne”, motivate ​​a migliorare la loro carriera professionale o avviare una nuova attività.

Gli Inspiring Happy Hour – a cui hanno partecipanto circa un migliaio di persone – hanno trattato argomenti quali start-up e innovazione, donne e lavoro, donne e imprenditoria, attraverso le testimonianze di direttori di giornali e testate online, imprenditori, start-upper e giornalisti innovazione, incubatori di imprese, presidenti di associazioni legate al mondo della comunicazione online.

Abbiamo anche un gruppo chiuso su Facebook per gli aggiornamenti generali e la condivisione di articoli relativi agli argomenti del corso e per chiarire eventuali dubbi dopo le lezioni direttamente con gli insegnanti o altri compagni di classe.

L’avventura non è finita per Talent Donna: molte delle “Talent Donne” si stanno mettendo alla prova con nuovi progetti di business, alcune stanno maturando la decisione di fare cambiamenti radicali, altre hanno arricchito le loro competenze ed esperienze in attesa della giusta occasione .
Annamaria, una partecipante: “Attraverso Talent Donna ho incontrato persone che sono in grado di sfruttare le risorse web senza sacrificare la loro personalità. Durante il corso ho incontrato buone amiche, intraprendenti, sinceri, convinte che, prima di ricevere, bisogna dare, e questo è il valore che apprezzo di più del web 2.0 “.
Marua, un partecipante: “Talent Donna è un percorso, che non si limita all’acquisizione di skill tecnici per una nuova professione, mi ha permesso di concentrarmi meglio sui miei obiettivi e le ambizioni per la mia carriera futura”
Marta, una partecipante: “Non posso dire con certezza che cosa mi ha spinto a partecipare al Talent Donna. Non era solo un modo per ottenere nuove conoscenze, ma soprattutto l’opportunità di elaborare una riflessione più profonda su me stessa, i miei obiettivi e le mie potenzialità. Questo grazie anche al rapporto con le altre partecipanti e l’apertura degli insegnanti, che ci hanno reso partecipi delle loro storie e dei loro modi di vita e di lavoro. Ora sono una blogger e, soprattutto, ho acquisito la forza di volare verso il mio sogno: ho aperto una libreria per bambini, con un’area dedicata ai workshop e una selezione di giochi e prodotti unici”.
Annalisa, questo sono io. “Da Talent Donna ho imparato che un programma di formazione può essere molto più di un processo di acquisizione di conoscenze tecniche utili. Abbiamo consegnato alle nostre donne di talento una cassetta degli attrezzi ma poi di fatto hanno seguito un vero e proprio percorso di social empowerment, qualcosa che solo l’energia del gruppo e la condivisione poteva realizzare “.

E per finire un frase di un partecipante della seconda edizione. Questa contiene il “cuore del progetto” e ci ispira attualmente nella progettazione della terza edizione che sarà sicuramente piena di novità, nell’ottica di coinvolgere maggiormente le aziende ed le partecipanti in un vero scambio di competenze aziendali ed idee innovative.
Ma ecco la frase: “Talento Donna mi ha aiutato a sbloccare e reinventare la mia idea. In pochi mesi, ho davvero fatto un salto di qualità. E’ incredibile come questa esperienza porta a pensare anche in modo indiretto al tuo potenziale. I laboratori, gli insegnanti, l’organizzazione, tutto è incredibilmente utile, ma può anche accadere che durante una conversazione di tutti i giorni le vostre idee finalmente trovino la loro strada e così si capisca come sviluppare il proprio progetto! Talent Donna va al di là della formazione, perché lo spirito che lega l’aula è unico!”

di Annalisa Quaranta

www.talentdonna.it

Annalisa Quaranta

Annalisa, 14 anni di progetti digital per le aziende e 2 da Talent Donna #talentdonna. Dopo aver aiutato da consulente per anni le aziende a meglio vendere i loro prodotti e servizi attraverso Internet, decide di dedicarsi a progetti di senso e di utilità per le donne, per valorizzare i loro talenti e per creare le condizioni per cambiamenti significativi nel proprio lavoro attraverso l’energia della Rete.