OrtiAlti è un progetto di innovazione sociale che ha l’obiettivo di rigenerare il paesaggio urbano, attraverso processi collaborativi che educhino al consumo critico, al riuso e alla sostenibilità ambientale. Alla base di questa idea di start-up innovativa ci sono due donne, che con perseveranza e tenacia hanno deciso di “fare l’impresa”: trasformare le proprie passioni in un lavoro. O almeno provarci. Elena Carmagnani ed Emanuela Saporito sono architetti. La prima con un’esperienza decennale in architettura sostenibile e progettazione culturale. La seconda da anni impegnata nella ricerca e nella pratica dell’urbanistica partecipativa. OrtiAlti è il risultato dell’incontro di queste due diverse, ma complementari, sensibilità. Il progetto d’impresa prende il via da una prima sperimentazione realizzata da Elena e i suoi soci dello studio di architettura (STUDIO999) a Torino, nel quartiere di San Salvario: si tratta di OURSECRETGARDEN, il primo community rooftop garden della città, realizzato sul tetto dello studio in collaborazione con gli abitanti del condominio. Oursecretgarden vince il Premio Innovazione Amica dell’Ambiente 2010 di Legambiente Italia, è selezionato come miglior intervento per l’Austrian Best Private Plot Award 2012, è pubblicato su decine di giornali e visitato da centinaia di persone. Il progetto intercetta in modo immediato e tangibile temi sensibili come il verde, il risparmio energetico, il cibo Km0, la sharing economy, nuove forme di prossimità e condivisione degli spazi. Il potenziale di impatto urbano di questi micro-interventi alla scala edilizia colpisce subito l’immaginario di Elena ed Emanuela che decidono di mettere in campo le loro competenze per ragionare sugli effetti di una rete di orti-pensili gestiti dalle comunità di abitanti alla scala della città. Nel 2013 presentano l’idea alla base di OrtiAlti al Social Innovation Tournament della European Investment Bank e vengono selezionate tra le 15 finaliste. La forza di OrtiAlti sta infatti nella reale efficacia di un progetto che intreccia i benefici ambientali che i tetti verdi generano nei contesti urbani, grazie alla stratigrafia tecnologica con cui sono realizzati (riduzione dell’isola di calore, biodiversità, efficientamento dell’edificio, riduzione delle emissioni di C02 e controllo dei consumi, gestione delle acque piovane), con la dimensione produttiva e di socialità degli orti (autoproduzione di vegetali freschi, riciclo dei rifiuti in compost, creazione di spazi di comunità).

Nell’inverno del 2013, OrtiAlti entra in un percorso di accompagnamento per Imprese Sociali di UnionCamere e Universitas Mercatorum, grazie al quale mette a punto il proprio piano di impresa, strutturando il proprio business model, fino a vincere l’anno successivo il premio “A Nem Social Wave II: Rigenerare Innovazione Sociale”, bandito da Fondazione Accenture e Iris Network. Nel team entrano a questo punto Laura Sacco, sociologa esperta di nonprofit, e Marta Carraro, architetto paesaggista. E’ in questo anno che l’impresa comincia a prendere forma: OrtiAlti si struttura per proporre un servizio modulabile a seconda del cliente (sia esso pubblico o privato; si tratti di edifici residenziali, o aziendali, centri commerciali, ma anche scuole, biblioteche, ecc…) che vada dalla co-progettazione dell’intervento, al coordinamento alla realizzazione, alla progettazione di un piano gestionale con un servizio di personal gardening, fino alla comunicazione e promozione dell’orto. Con particolare attenzione sulle ricadute occupazionali e sociali del progetto, il team di OrtiAlti costruisce un network di attori del terzo settore (cooperative sociali e di lavoro) che possano entrare nella rete dei fornitori del servizio proposto. Con questo progetto di impresa, OrtiAlti si presenta al concorso WE-Women for Expo vincendo il primo premio per i Progetti delle donne, dedicati a imprenditrici donne, nell’ambito dei temi di Expo Milano 2015.
Il progetto WE-Women for Expo è lo spazio che più di tutti mette in evidenza il ruolo della donna nell’economia e nella società di oggi. Citando il presidente Mattarella (nel suo discorso per la Festa Internazionale della donna) “Le donne sono il motore dell’innovazione: sanno costruire senza distruggere”. Una citazione che rispecchia in pieno la mission di OrtiAlti.
Moltissimi sono i progetti in cantiere per OrtiAlti, che si sono messi in pista proprio a seguito del premio. E’ attualmente in corso la progettazione di un ortoalto sul tetto del nuovo polo commerciale Carrefour I Viali di Nichelino (TO), dove il terrazzo della torre principale, una superficie di oltre 600 metri quadri, sarà un orto, gestito grazie al coinvolgimento delle associazioni locali e accessibile al pubblico, con attività di animazione rivolte in particolare alle famiglie e alle scuole.
In parallelo, in un ex edificio industriale nella zona nord di Torino, OrtiAlti ha avviato il progetto OrtiAlti@Ozanam, che trasformerà 400 metri quadri di tetto piano in un giardino e un orto, con il coinvolgimento della cooperativa sociale e di lavoro Meeting Service che in questo edificio, di proprietà della Città di Torino, gestisce un ristorante, una scuola di cucina e un ostello per studenti.
Elena Carmagnani Architetto PhD, project manager. Si laurea con lode al Politecnico di Torino nel 1995 in progettazione architettonica. Tra il 1997 e il 1998 è Resident Artist presso l’Akademie Schloss Solitude di Stoccarda; nel 1997 ottiene un DEA (Diplome d’études approfondis) presso l’ Ecole d’Architeture Paris Belleville; nel 1999 apre il suo studio STUDIO999; nel 2003 completa il Dottorato in Progettazione Edile presso il Politecnico di Torino e dal 2006 al 2014 è responsabile comunicazione e attività culturali di Urban Center Metropolitano di Torino. I suoi principali interessi e attività progettuali sono orientati alla comunicazione dei progetti, all’ architettura sostenibile e al paesaggio.
Emanuela Saporito Architetto PhD, Community planner. Si laurea con lode al Politecnico di Torino nel 2008 con una tesi sulle relazioni tra urban design e processi decisionali partecipativi. Nel 2013 completa il Dottorato in Spatial Planning and Urban Development presso il Politecnico di Milano con una tesi che esplora potenzialità e limiti degli approcci pluralisti alla progettazione della città. Nel 2011 è Visiting Scholar a Harvard alla Graduate School of Design e alla Kennedy School of Government. Collabora con STUDIO999 dal 2008 ed è borsista di ricerca presso il Politecnico di Torino, dove si occupa di urbanistica partecipata, rigenerazione urbana e processi decisionali collaborativi.
Foto: Leana Cagnotto
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