Intervista leader a Marcella Caradonna:” La mia leader? Competente ed empatica”

Marcella Caradonna, sul suo profilo linkedin si definisce libero professionista mediatore civile, ma da commercialista a questa evoluzione, qual è stato il suo percorso? 

Non ho mai considerato la professione di commercialista limitata ai solo aspetti fiscali. La mia attività è, in poche parole, di consulente strategico dell’impresa, mi occupo, in team con altri professionisti, di affiancare l’azienda nella elaborazione di strategie e le mie competenze, sono, in special modo legate all’area finanziaria, alla contrattualistica, allo sviluppo di nuovi mercati ed alla gestione del contenzioso stragiudiziale. In questo ambito, in particolare, mi sono resa conto, già oltre 10 anni fa, che la gestione costruttiva dei conflitti (base ideale della mediazione civile) può costituire un percorso di risoluzione delle controversie spesso più efficace e meno oneroso del tradizionale ricorso alle vie giudiziarie. Devo dire che per acquisire competenze in questa area, l’iter formativo prevede anche approfondimenti in ambiti quali la comunicazione, l’ascolto attivo, la gestione delle emozioni e il corretto utilizzo delle tecniche negoziali. Tutti strumenti assolutamente utili anche alla crescita personale. Tutto ciò mi ha così appassionato che spesso, oggi. mi ritrovo, a titolo di volontariato, ad insegnare queste materie anche in contesti differenti dal mio ambito lavorativo, quale, ad esempio, è quello scolastico dove, di frequente, ai docenti non è data la possibilità di approfondire il tema del conflitto relazionale e della sua gestione costruttiva. 

La sua idea di leadership femminile del futuro. 

Io credo in una leadership basata su competenze, ma anche e soprattutto sulla empatia, sulla capacità, cioè, di far sentire ogni persona importante nella realizzazione di un progetto e anche emotivamente coinvolta. A mio avviso, in questo senso, penso che noi donne abbiamo, molto di frequente, una capacità di comprendere gli stati d’animo più accentuata di quella che caratterizza l’universo maschile. Va sottolineato, comunque, che la formula vincente nella leadership è accogliere e valorizzare il diverso da sé ed in questo senso credo assolutamente nella valenza delle sinergie che può generare il connubio fra uomini e donne. E’ vero che, in passato, in ambito lavorativo, il ruolo della donna era spesso non valorizzato, oggi la situazione è già molto diversa e sono sicura che nel futuro vedremo sempre più di frequente donne in posizioni di leadership…è un percorso culturale che è già ampiamente avviato e non credo sia possibile fermare.  

I progetti nel cassetto di Marcella Caradonna?  

Vorrei creare un centro culturale per diffondere le tecniche di gestione costruttiva dei conflitti rivolta a coloro che sono opinion leaders o sono chiamati a svolgere un ruolo di comando. Oggi troppo spesso, infatti, si considera colui che ha interessi contrapposti un nemico da sconfiggere e si è ritiene che prevalere sull’altro sia l’unica strada percorribile in caso di litigio. In realtà la maggior parte delle volte, seguire questa strada vuol dire avere di fronte due perdenti e non un vincitore ed un vinto, ma si segue questo percorso perché non se ne conosce un altro. A me piacerebbe poter insegnare che invece è possibile risolvere i conflitti in modo positivo per tutti coloro che ne sono coinvolti.  

Un consiglio ed un augurio a Marcella.  

Il consiglio di controllare la propria agenda prima di assumere nuovi impegni per non trovarsi, come accade ora, sempre, costantemente, con un notevole carico di lavoro, e l’augurio di non perdere mai l’entusiasmo di credere nei progetti anche più ambiziosi e di saper vivere intensamente i momenti belli che la vita regala senza dare nulla per scontato.  

Un consiglio ed un augurio a Leading Myself.  

Di essere lo spunto per tante donne per ricordarsi sempre di essere le vere protagoniste della propria vita, facendo attenzione a non venire assorbite nei molti ruoli che dovranno rivestire nel corso della loro vita(madre, moglie, figlia, lavoratrice): questo infatti è il rischio maggiore che si corre e che si può evitare solo acquisendo una profonda consapevolezza di sé qualsiasi strada si decida di percorrere.

 

A cura di Barbara M.    @paputtina

 

Marcella Caradonna è dottore commercialista, pubblicista, mediatore civile, responsabile scientifico e formatore accreditato presso il Ministero della Giustizia. Riveste molteplici incarichi fra i quali, in particolare, componente del Consiglio Direttivo della Fondazione ADRcommercialisti, viceredattore rivista Press (house organ CNDCEC), presidente commissione ADR presso FENCO (federazione nazionale consoli).Si occupa da diversi anni delle tematiche legate al sistema creditizio e finanziario, ai processi di internazionalizzazione delle imprese e gestione stragiudiziale del contenzioso.

Sui tali argomenti è ed è stata più volte relatrice a convegni e redattrice di contributi editoriali scientifici oltre che di numerose pubblicazioni. https://www.facebook.com/marcella.caradonna

 

 

 

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