Torniamo a farci ispirare dal silenzio!

La pena che scontano i buoni per l’indifferenza alla cosa pubblica è quella di essere governati da uomini malvagi (Platone) 

L’ecologia è un modo di vedere il mondo ed è stato il mio filo guida nella scelta della professione. Dopo la scuola superiore ho scelto quindi di iscrivermi al corso di laurea triennale in “Analisi e gestione delle risorse naturali” presso l’Università dell’Insubria di Varese. Ho portato avanti gli studi mentre avevo già un attività lavorativa prima in una cooperativa di promozione sociale, fondata insieme ad altre persone, poi i primi lavori saltuari nell’educazione ambientale. Un’esperienza che mi ha permesso di osservare alcune realtà nel campo naturalistico e cominciare a farmi delle mie idee. Nel 2003 la prima esperienza in lipu come volontaria e come guida per le scuole in alcune giornate dell’anno.

Molta determinazione ma anche un pizzico di fortuna per approdare poi nel 2004 a quello che è un sogno di moltissimi : lavorare in una riserva naturale, anzi di più lavorare in un’oasi della LIPU! Un lavoro molto idealizzato ma che nella pratica richiede moltissime abilità e molta dedizione, capacità di relazionarsi con pubblici diversi e coordinare collaboratori e volontari oltre alla voglia di mettere “le mani in pasta” occupandosi di tutto un po’, dalla manutenzione di sentieri e strutture all’accompagnamento di visitatori e scuole, all’immancabile parte d’ufficio per far quadrare i conti e programmare le spese. Ma in primis serve entusiasmo, molta passione per il proprio lavoro e il non lasciarsi fermare davanti a problemi e difficoltà in un lavoro caratterizzato da incertezza e una cronica scarsità di fondi che condiziona molte scelte, anche nella vita personale, ma che impone anche soluzioni creative e mette in luce l’ingegnosità di personale e volontari.

Nel 2006 ho terminato gli studi e nello stesso periodo sono diventata responsabile oasi. La voglia di fare cose nuove, di proporre le mie idee e di sperimentare questo nuovo ruolo mi ha dato lo slancio per superare anche i moltissimi problemi che si devono affrontare nella gestione di una riserva. L’oasi è come una piccola azienda che deve far quadrare i conti, fare le scelte di indirizzo corrette, farsi conoscere, accogliere il pubblico, tenere funzionanti e sicuri strutture e sentieri; la sfida maggiore è mettere insieme le diverse esigenze e le diverse persone cercando di tutelare nel contempo l’interesse principale della riserva attraverso una corretta modalità di fruizione spesso non comprensibile a tutti. Non ci sono logiche di mercato ma di etica e salvaguardia ambientale, ciò nonostante fondi e risorse umane sono limitati per cui bisogna fare molta attenzione alla loro gestione. La natura riserva poi molti imprevisti come l’alluvione di novembre 2014… l’oasi interamente allagata, passerelle e parte delle schermature da rifare, capanni sommersi dall’acqua, moltissimo lavoro di manutenzione per ripristinare la percorribilità dei sentieri. Ma questo è il bello della diretta in un ambiente naturale! L’istituzione ufficiale della Riserva avviene nel 1983 ma la sua gestione con un responsabile oasi presente in modo fisso e la realizzazione di strutture per la fruizione inizia nel 1994 e da allora man mano si sono aggiunti piccoli pezzi e migliorie per “costruire” una Riserva capace di accogliere le moltissime scuole in visita, le famiglie, i birdwatchers e i fotografi che possono passeggiare per i sentieri e fermarsi ad osservare la fauna nei capanni di osservazione. Far conoscere e vivere questo particolare ambiente è sempre stato un obiettivo prioritario per l’associazione. Un laboratorio all’aperto per migliaia di alunni ma anche per i numerosissimi visitatori che partecipano agli eventi natura, visite guidate a tema o attività naturalistiche per i più piccoli. Un luogo dove tanti bambini hanno avuto la possibilità di imparare a conoscere anfibi, insetti, uccelli e mettersi alla prova come “piccoli naturalisti”.

Il mio inizio in Lipu è stato come operatore didattico e ancora oggi l’ideazione di percorsi di educazione ambientale e attività domenicali per bambini e ragazzi è una delle attività che preferisco e che mi stimola maggiormente. Un lavoro creativo e organizzativo ripagato dal senso di stupore dei bambini che prendono in mano una rana per la prima volta o che scoprono con il binocolo i falchi che planano sui canneti.

Il valore aggiunto di questa realtà è dato dalla presenza di decine e decine di volontari che negli anni si sono susseguiti, oggi contiamo una ventina di questi preziosi collaboratori che ci consentono di svolgere tutte le attività necessarie alla vita della riserva. Età, esperienze e attitudini diverse che vedono come denominatore comune la generosità e la voglia di mettersi in prima persona a fare qualcosa per un bene collettivo, per una realtà naturalistica di grande valore, per dare una possibilità a chiunque di godere della bellezza di questo ambiente. Le persone impiegate stabilmente nella gestione della riserva sono solo due, si capisce quindi come sia indispensabile una mano per tenere sempre puliti i sentieri, aggiustare passerelle e capanni, realizzare gli eventi e tenere aperto il centro visite, ideare e distribuire le locandine per informare di corsi e visite guidate, gestire il sito e la comunicazione, fare turni di vigilanza e censimenti dell’avifauna … una lista interminabile di cose che a volte scoraggia ma che rende unico questo lavoro che non vede mai un giorno uguale ad un altro. Le stagioni e il meteo determinano molto l’organizzazione delle attività e le necessità della riserva.

A volte bisogna tornare a farsi ispirare dal silenzio dei canneti e degli stagni della palude per non farsi travolgere dalle scadenze, dalle mille attività e dalle richieste delle diverse tipologie di fruitori. La tutela della riserva e la sua valorizzazione è il centro su cui deve basarsi ogni scelta e solo trovandosi immersi nella sua natura ci si possono chiarire le idee e capire in quale direzione andare.

L’oasi è un luogo di bellezza, di natura e persone, anche per questo la responsabilità nel gestire una realtà così complessa è grande.

Quando subiamo atti vandalici o troviamo persone che trasgrediscono le regole della riserva o abbandonano rifiuti ci si ritrova spesso a ripartire da capo e si deve necessariamente andare oltre la delusione e rimboccarsi le maniche. Anche il lavoro più bello del mondo non è esente da sconforto e momenti bui, la differenza tra chi resta e chi invece lascia la fa la voglia di impegnarsi per l’ambiente e di far continuare un’esperienza di volontariato e di buona gestione di una Riserva che ha una storia di più di trent’anni. Un responsabile oasi deve essere prima un’ambientalista con forte senso civico poi un naturalista.

 

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RAVASIO BARBARA

Responsabile Lipu riserva naturale regionale Palude Brabbia dal 2006. Dal 2004 al 2006 operatore didattico sempre presso la riserva.  Formazione: naturalista

lipu.varese.it

oasi.brabbia@lipu.it

Facebook: Oasi LIPU Palude Brabbia

 

 

 

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I fiori di Marica: il progetto di una madre e una figlia

I fiori di Marica, un nome dietro il quale si “nascondono” una mamma ed una figlia accomunate dalla passione per ogni attività creativa, ognuna il proprio carattere ed i propri gusti…ma siamo sicure sia proprio questa la “combinazione” vincente della nostra squadra.

Il blog nasce nel 2011, in un periodo molto particolare che imponeva di dedicarsi a qualcosa di “bello”, da costruire ed a cui dar vita ed è diventato un “rifugio” dove occuparsi delle cose più piacevoli e ripararsi, per quanto possibile, dagli eventi quotidiani che a volte ci travolgono.

Nel nostro blog vogliamo raccontare quello che ci piace fare nel nostro tempo libero (che spesso sottraiamo alle più noiose e meno creative faccende domestiche!), le nostre piccole “scoperte” (che si tratti di una tecnica che non avevamo mai sperimentato, o di un nuovo negozio dove acquistare i materiali o di un prodotto che abbiamo avuto modo di utilizzare e ci ha particolarmente soddisfatte); senza pretese di voler insegnare qualcosa anzi, con la certezza che abbiamo ancora tanto da imparare, sempre felici di quando riceviamo commenti, consigli e suggerimenti.

Ogni lavoro richiede tempo per la ricerca dei materiali (il massimo per noi è riuscire recuperare qualcosa che è sempre stata sotto i nostri occhi – o meglio che ha da sempre ingombrato i nostri armadi – cui finalmente riusciamo a dare nuova forma) per la sua realizzazione e la successiva “trasposizione” nel blog sotto forma di post, di racconto partendo da quello che ci ispira, attraverso quello che vediamo e con particolare attenzione alle persone con cui ci incrociamo e che abbiamo la fortuna di incontrare accomunate dai nostri stessi interessi.

Più progettiamo, immaginiamo, pensiamo, realizziamo (chi ci segue assiduamente sa che non sempre tutte queste fasi sono così nettamente distinte e in rapida successione) più vorremmo fare di più e saper fare meglio: ogni nuovo lavoro non ci soddisfa se non trasmette tutta la passione ed il divertimento che abbiamo messo nel realizzarlo.

Il che non vuol dire che debba essere assolutamente perfetto.

 

 

ImmagineMarica, la mamma, Tina, la figlia: circa trent’anni e poco altro di rilevante che ci differenzia.

Dicono che ci somigliamo molto, che abbiamo la stessa voce e lo stesso sorriso, un comune “destino” di impiegate ( la mamma ora in pensione). Originarie del sud viviamo a Bologna, ma non mancano frequenti spostamenti tra nord e sud con grandi borse da lavoro al seguito: se su un treno vedete una o due passeggere sferruzzare, potremmo essere noi! Marica, avendo più tempo a disposizione svolge la maggior parte del lavoro: dalla ricerca e acquisto dei materiali al confezionamento del prodotto finito senza trascurare il contatto diretto con fornitori e clienti: mai potrebbe rinunciare ai rapporti interpersonali. Tina si occupa delle attività “al di qua dello schermo”: stesura dei post (che vengono pubblicati dalla mamma dopo essere passati dalla sua supervisione), aggiornamento della fanpage, e gestione di tutti gli aspetti più “tecnologici” …compresi gli acquisti on line.

Sul nostro blog I fiori di Marica (link: http://ifioridimarica.blogspot.it/ ) troverete la nostra storia (link: http://ifioridimarica.blogspot.it/p/chi-siamo.html ) ed i racconti della nostra quotidianità.

La bellezza è amore, eletto chi la crea, fortunato chi la possiede, beato chi ne gode.

 

Eccomi… Patrizia Delcuratolo. Vivo a Milano e sono una hairmake-up artist. Ho iniziato a lavorare a sedici anni, dopo le medie i miei genitori mi hanno chiesto: “e ora cosa vuoi fare da grande?” Io ho risposto: “voglio fare la parrucchiera” ..orrore.”ma sei sicura..non è meglio che studi?” Un diploma una laurea mi hanno risposto..ma io ero sicura del mio sogno e così invece di mandarmi a lavorare subito, mi hanno iscritto ad una scuola Professionale (u.n.a.s.a.s.) 2 anni di corso giornaliero, dove oltre alla pratica si studiavano materie teoriche.

Conseguiti questi due anni di studio decido di andare a lavorare in un negozio: il famoso Scarano, un negozio in centro a Milano che più  di ventanni fa era molto rinomato e oltre a lavorare formava il proprio  personale con corsi di aggiornamento e perfino corsi di marketing. Io ci lavoro quasi 10 anni  tornando ai primi tempi, dopo i due anni di corso, decido di lavorare in questo negozio, ma anche di continuare gli studi e fare altri 5anni di corso per diventare maestra d’accademia. Li si accorgono di me e entro a far parte della squadra concorsi della scuola; inizio a girare l’italia i week end facendo queste gare ,dove mi sono classificata quasi sempre ai primi posti…. tempi lontani..

Diciamo che ho iniziato a lavorare nel mondo dei free lance quando decido di cambiare negozio e vado a lavorare per Anadema: avevano delle produzioni in Mediaset dove a turno oltre che lavorare in negozio, seguivamo queste produzioni, principalmente quelle satiriche e sportive (Mai dire gol, Le iene, Contro campo).

Inizio a seguire anche vari personaggi..dal mago Forrest, Fabio de Luigi, Aldo Giovanni e Giacomo , Lorella Cuccarini, Benedetta Massola, Maddalena Corvaglia,Elisabetta Canalis..ecc ecc..sinceramente non mi ricordo neanche più i personaggi che ho seguito..ai tempi la televisione era bella..c’erano tante produzioni..si lavorava tanto..ma io mi sono sempre divertita..cmq..a distanza di anni .. mi  faccio un nome e inizio ad essere richiesta per lavori anche fuori dal mondo televisivo..e la mia voglia di migliorarmi non finisce mai,faccio un corso di trucco per essere più completa e lavoro ,lavoro,lavoro..giro il mondo.. Poi decido che lavorare in televisione non mi basta più..e mi butto sulla moda.. Un mondo a parte..e mi rimetto in gioco..ricomincio..lavoro in agenzia da Coppola per un paio d’anni.. Arrivo che ho quasi 35 anni..io sono sempre stata una persona libera e l’agenzia inizia a starmi stretta un’altra volta..fortunatamente Ho sempre avuto richieste da parte di celebrities, ho i miei contatti e allora mi dico..mi apro la partita iva e ci provo: lavoro per me stessa.. Ora ne ho 41..e ho ancora la p.iva..mi organizzo io il mio lavoro..e soprattutto la mia vita..ho un bimbo e dopo anni anni di sacrifici lavorativi, decido io se ne vale la pena o meno accettare un determinato lavoro rispetto ad un’altro.

La mia giornata tipo ora di una free lance è che devi sempre rispondere al  telefono.. L’altro giorno un esempio: “ciao dimmi saresti libera per Laura Pausini concerto a Viareggio..? “Subito!! e come fai a dire no a certi lavori (avevo anche il gesso al piede). Mi hanno spedito su un treno, ovviamente, in questo lavoro gli spostamenti sono tutti organizzati, taxi , pranzi e eventuali alloggi.. si  è un pò star anche noi nel nostro “piccolo”; cmq arrivo in albergo da Laura.. l’aspetto per circa due orette..intanto pranzo in questo albergo meraviglioso..  finalmente mi chiama la sua assistente..Laura ti aspetta.. Ok!!do il massimo della mia professionalità..trucco parrucco ..due orette e siamo pronte…la seguo in teatro, un’ultima ritoccatina prima di salire sul palco e via lei va a cantare e io mi riprendo , quasi sempre al volo,  il mio treno per tornare. Fra 10 anni non so cosa faró..non penso tanto in là..guardo il presente.. il mio lavoro per me è un hobby, quindi non so..avró 50anni..mammia mia che paura.. Penso cmq che non mi stancherò mai di far sentire meglio e render felice una donna con un trucco e un’acconciatura .. Gli cambi si la giornata…

Patrizia Delcuratolo

http://www.patriziadelcuratolo.it/it/

Dear Juliet,

A Verona esiste un gruppo di volontari che diffonde parole di speranza e amore in tutto il mondo attraverso delle lettere …

Il Club di Giulietta  opera a Verona da più di quarant’anni, con il patrocinio del Comune di Verona, della Provincia di Verona e della Regione Veneto, curando lo straordinario fenomeno delle lettere a Giulietta e organizzando varie iniziative di interesse culturale e turistico.
seg

 

Le “Segretarie di Giulietta”, veronesi e di varie nazionalità , da anni rispondono alle migliaia di lettere e di messaggi lasciati nella

cassetta rossa, posta in un angolo del cortile della casa di Giulietta, o spediti direttamente a Verona da tutto il mondo con un semplice indirizzo: “Giulietta, Verona”. A tutte le missive recapitate nella sede del Club di Giulietta viene data una risposta personale, nella stessa lingua del mittente, quindi in tutte le lingue del mondo.

Soprattutto dopo il famoso film “Letters to Juliet” sempre più numerose sono le richieste di collaborazione con il Club per poter rispondere alle lettere nelle varie lingue.

Ogni lettera viene letta, risposta e catalogata, e va ad arricchire un archivio ormai ricco di centinaia di migliaia di storie d’amore. Il Club di di Giulietta è il luogo dove tutte queste storie vengono conservate, per sempre.

 

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Cara Giulietta, Dear Juliet, Chère Juliette, Liebe Julia”: tutte le lettere iniziano con un’invocazione e il desiderio di raccontare sulla carta la propria storia, il proprio amore. Giulietta  è così depositaria di miriadi di parole d’amore, di gioia, di dolore, di solitudine, scritte in ogni lingua.

E Giulietta diventa un ponte, attraverso il quale si annullano le distanze geografiche, culturali, sociali.

 

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Chi scrive a Giulietta non scrive ad uno psicologo o alla colonna di un giornale, ma si rivolge direttamente al mito stesso dell’amore vero ed eterno. Giulietta, personaggio della letteratura e figura simbolica,  incarna sia l’amore appassionato, sia quello romantico, il coraggio di lottare contro le convenzioni diventando nell’immaginario collettivo l’archetipo di quel sentimento che tutti noi vorremmo vivere nella nostra vita.

 

Il tono delle lettere è confidenziale: Giulietta diventa amica e confidente a cui raccontare  la propria storia e che potrà rispondere con un consiglio sincero.

Il Club di Giulietta non si occupa solo dell’oneroso e prezioso compito di rispondere alle migliaia di lettere che Giulietta riceve ogni giorno (circa 10.000 all’anno attualmente), che potremo definire come il core task di questa organizzazione non-profit. Il Club svolge diverse attività culturali a sostegno del mito di Giulietta e del turismo veronese, per esempio:

PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE DEL LIBRO D’AMORE<<SCRIVERE PER AMORE>>Il premio, arrivato alla XIX edizione, è dedicato alle opere di narrativa edite in Italia che abbiano per tema una storia d’amore. Negli anni sono stati premiati prestigiosi autori italiani e stranieri da Giampaolo Pansa, a Marta Morazzoni, da Eric-Emmanuel Schmitt a per Olov Enquist, solo per citarne alcuni. PREMIO <<CARA GIULIETTA>>In occasione dei festeggiamenti di San Valentino e del festival “Verona in Love” dedicato agli innamorati, viene assegnato il premio “Cara Giulietta” alle lettere più belle dell’anno. I vincitori sono invitati a Verona, ospiti della città per un week-end, per partecipare alla cerimonia di premiazione, nella suggestiva cornice della Casa di Giulietta.

 

COMPLEANNO DI GIULIETTA    Festa per il genetliaco di Giulietta Capuleti nella suggestiva cornice della Verona medievale dove vengono organizzate bancharelle, sfilate in costume, musica, danza e poesia.Secondo una ricerca letteraria sui testi di Luigi da Porto, Giulietta sarebbe nata il 16 settembre 1284,  tuttavia il testo di Shakespeare recita: << … Quando verrà il primo agosto, alla vigilia Lei farà quattordici anni ...>>. SPETTACOLI Il club promuove eventi culturali sia legati alla leggenda shakespeariana (reading, spettacoli teatrali), sia inerenti a temi di attualità e ai sentimenti. MEDIA Il Club è costantemente meta di visite da parte di enti televisivi nazionali /internazionali e di studiosi /ricercatori universitari.

 

STAGE per gli studenti PRESSO IL CLUB DI GIULIETTAAgli studenti di scuole e università viene offerta l’opportunità di effettuare traineeship/stages presso il Club di Giulietta partecipando concretamente alle varie attività sotto la guida del presidente e dei volontari più esperti: è  un’esperienza unica al mondo. E’ previsto il riconoscimento di crediti formativi. Per informazioni sull’opportunità di stage, guardate nel sito (www.julietclub.com).

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