Elvira Seminara: “Gli abiti ci abitano!”

Chi non ha mai avuto il desiderio di scappare lasciando tutto dietro di sé – cose persone ricordi – e ricominciarsi ? Cambiare passato, scenario, sguardo sul mondo ? Eleonora, protagonista del mio romanzo, lo fa, anche perché nessuno può trattenerla – ha perso il marito, l’amante, l’amore della figlia. Persino, forse, l’amore di sé. La “tentazione di esistere”, come la chiama Cioran, nasce da una rottura, e dunque da un’apertura al nuovo. Ogni ferita è un varco da cui entra la luce. Ogni strappo può essere non solo ricucito, ma persino abbellito con un ricamo sopra.

L’atlante degli abiti smessi nasce appunto da un inventario insolito, che percorre l’intero romanzo mescolandosi alla storia : l’ elenco dei vestiti che Eleonora vuole lasciare alla figlia prima di partire, per ricostruire un rapporto lacerato e fragile. Questa lista, che per la madre “è illimitata e variabile come la biblioteca di Borges” diventa ogni giorno, voce per voce, una mappa per vivere la vita al meglio, e gli abiti smessi trasmettono ricordi, sogni, consigli di felicità. Anche per questo l’inventario non può esaurirsi, anzi diventa un antidoto al vuoto. insieme saggio e visionario, autoironico. Materno e sovversivo.

Ci sono Vestiti che diventano pazzi, i Vestiti opportunisti, quelli che vogliono sempre partire con te. Gli abiti fantasma, da non appendere mai alla maniglia della porta, se vuoi dormire in pace. Ci sono i Vestiti parassìti, quelli del perdono, della felicità

Rinforza sempre l’ultimo punto: doppio tratto, su e giù.

Taglia di netto il filo, cosi non si scucirà, e tutto resterà concluso e resistente.

Le cicatrici che si riaprono trascinano  anche gli altri punti, e tutto si sfilaccia.

Rinforza l’ultimo e chiudi, e non tirare troppo il filo.

L’ho imparato adesso, mentre guarivo.”

Perché proprio i vestiti, e non altro ? Io penso che gli abiti smessi – quelli trovati nei mercatini, quelli avuti da amiche e sorelle, dati in parrocchia o accatastati nei cassonetti –   siano un fortissimo aggregato di vita più di altre cose, perché hanno assorbito il nostro tempo, individuale e collettivo. Emozionale e organico. Sole e vento. I vestiti li tagliamo, ricuciamo, li sudiamo e strappiamo. Diciamo tessuto e trame per dire sia stoffa che pelle, vita. Dentro ogni abito, anche di produzione industriale, ci sono le mani e le impronte di chi lo ha disegnato, stampato, tagliato, infilato sotto gli aghi, ripiegato. Un’infinità di gesti, di passaggi dei segni. Soprattutto di donne, da millenni.

Gli abiti ci abitano. Piaccia o no, sono loro a indossarci, e il mistero, più che con Marx e la mercificazione, o i balzi della moda, in qualche modo oscuro ha piuttosto a che fare col pensiero sciamanico, l’energia dei quanti e la filosofia Zen col suo rispetto delle cose.

L’Atlante degli abiti smessi è dunque, anche, una mappatura del minimo – di bellezza e di gesti – disperso in questa massa abnorme di presente permanente. Un invito alla pausa, a uno sguardo più amorevole per custodire e riparare ciò che intorno ci si rivela fragile, imperfetto, consumato. Un appello alla consapevolezza per non disperdere le risorse : l’ossigeno come la luce, il tempo, l’acqua, la felicità, le occasioni. Anche perché la seconda vita, delle cose, degli abiti e delle persone, è spesso più libera e curiosa della prima.

  “Avevo fatto un uso imprudente, sconsiderato della felicità. L’avevo usata tutta, persino sprecata, lasciata scorrere quando abbondava, senza frenarla, raccoglierla, filtrarla. E invece mettine un po’ da parte, travasa in piccoli contenitori e chiudili, fai conserve per quando arriva il freddo. Scrivici sopra una parola chiave, data e luogo. Metti i ricordi al riparo, dalla luce e dal calore, dagli insetti. Dalla tua ingordigia, dall’indifferenza. Controlla ogni tanto che siano sempre li, togli la polvere, dai un’occhiata dentro.

Lo spreco – lo capisci dopo – è una funzione della giovinezza.”

 

#ElviraSeminaraElvira Seminara Pop artist e giornalista, vive tra Catania e Roma. Giornalista professionista dal ‘91, è stata redattrice di cronaca nel quotidiano La Sicilia sino al 2012 e ha insegnato Storia del giornalismo nella facoltà di Lettere di Catania. Tra i romanzi : nel 2008 “L’indecenza” (Mondadori, oggi in ebook con Libreria degli scrittori); nel 2011 Scusate la polvere” ( Nottetempo), entrambi messi in scena (stagioni 2014 e 2015 ) dal Teatro Stabile di Catania; 2013 La penultima fine del mondo (Nottetempo). Suoi racconti sono apparsi in diverse antologie Mondadori,   suoi testi sono tradotti in diversi paesi. Realizza artefatti con avanzi e reperti urbani, firmandosi Manomissioni.

https://it-it.facebook.com/elvira.seminara.5

 

Pubblicità

Anima e successo!

Cosa lega una docente universitaria e un famoso speaker radiofonico? La risposta può essere solo: ANIMA E SUCCESSO.  

Due vite, due esperienze diverse ma con un unico denominatore comune: il coraggio. Daniela e Fernando, entrambi salentini, entrambi ritenuti “diversi” solo perché non in grado di adeguarsi, solo perché si sono rifiutati di accettare quello che il destino stava loro proponendo.

Fernando, attraverso la radio, riesce a dar voce alla sua voglia di protagonismo, al suo voler darsi agli altri mentre Daniela con l’insegnamento, riesce a soddisfare la sua sete di sapere, di cultura, di crescita, condividendola con i suoi studenti.

Le pagine scorrono, così come la voglia di farcela per arrivare agli ingredienti finali di un successo vero. Quali? Li scoprirete leggendo il libro!

“Quando inizi a mettere in atto i tuoi sogni, ti dai il permesso di essere la persona che hai immaginato. E’ qui che scatta l’azione, altrimenti come fai a realizzare i tuoi sogni?

 

A cura di Barbara M   @paputtina

 

#ioleggoperché…alimento il mio corpo e la mia anima

Il 23 aprile, nella Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore e dell’inizio del Maggio dei Libri, l’iniziativa nazionale di promozione del libro e della lettura : #ioleggoperchè rivolta ai non lettori e curata dall’AIE (Associazione Italiana Editori) contagia, dopo gli stadi e i supermercati, anche treni, università, scuole, librerie, biblioteche.

Cinque saranno i palcoscenici speciali: le piazze di Milano, Roma, Cosenza, Sassari e Vicenza, con grandi eventi legati al libro e ai lettori che si aggiungono alle tante altre iniziative diffuse su tutto il territorio nazionale. #ioleggoperché è organizzato da AIE (Associazione Italiana Editori) e realizzato in collaborazione con ALI (Associazione Librai Italiani – Confcommercio), AIB (Associazione Italiana Biblioteche), Centro per il Libro e la Lettura del MIBACT (Ministero dei Beni, delle Attività culturali e del Turismo), Milano Città del Libro 2015 – Comune di Milano e Assessorato Cultura e Turismo di Roma, con il contributo di RAI.

La giornata del 23 aprile è il momento centrale di #ioleggoperché, e sono più di 1.000 gli eventi organizzati spontaneamente in Italia per l’occasione. Un grande progetto che ha chiamato a raccolta i lettori di tutta Italia trasformandoli in Messaggeri “pronti a tutto”, decisi a coinvolgere nel piacere della lettura chi non legge o legge poco. 


240mila libri
in edizione speciale saranno consegnati dai Messaggeri ai lettori saltuari e ai non lettori: una collana di 24 titoli, scelti da editori associati ad AIE per la loro qualità letteraria e capaci di conquistare anche chi legge poco o non legge. Gli autori delle 24 opere, che per questa edizione speciale non  percepiscono alcun diritto d’autore, sono: Kader Abdolah; Kamal Abdulla; Age & Scarpelli, Mario Monicelli; Silvia Avallone; Alessandro Baricco; Ronald Everett Capps; Paola Capriolo; Massimo Carlotto; Sveva Casati Modignani; Cristiano Cavina; Andrea De Carlo; Diego De Silva; Khaled Hosseini; Erin Hunter; E. Lockhart; Margaret Mazzantini; Giuseppe Munforte; Yōko Ogawa; Maria Pace Ottieri; Daniel Pennac; Roberto Riccardi; Luis Sepúlveda; Marcello Simoni; Andrea Vitali.Gran parte di questi titoli sono disponibili in formato accessibile per i disabili visivi su http://www.libriitalianiaccessibili.it, grazie alla collaborazione con la Fondazione LIA. 

I Messaggeri, da stasera, potranno scegliere di consegnare i libri della collana #ioleggoperché, ritirati nelle loro librerie di fiducia, anche in carrozza, grazie a 1.000 autorizzazioni di viaggio su treni regionali, messe a disposizione dei soli Messaggeri attivi, e scaricabili dal sito  www.ioleggoperché.it, secondo le particolari condizioni indicate.  Tre autori della collana viaggeranno inoltre su altrettanti treni Frecciarossa insieme a super Messaggeri #ioleggoperché, e incontreranno i lettori nelle carrozze bistrot: Andrea Vitali sarà sulla tratta Milano-Torino – accompagnato dai super Messaggeri di Letteratura Rinnovabile, Accademia della Felicità e del Master ALMED/Centrimark, Cristiano Cavina sarà sul Roma-Milano, accompagnato dai super Messaggeri di Caffeina, Diego De Silva sarà sul Napoli-Roma accompagnato da La Bottega delle Parole. Super Messaggeri consegneranno i libri della collana anche sulle tratte Bologna-Venezia e sulla Roma-Bari. 

Le cinque città di Piazza un libro – Milano, Roma, Cosenza, Sassari e Vicenza – saranno i palcoscenici speciali per grandi manifestazioni di piazza, con diverse iniziative per ogni fascia d’etàspazi dedicati alla lettura, in cui lettori appassionati e lettori potenziali potranno leggere, consultare, incontrarsi, divertirsi insieme grazie ai libri, e la partecipazione entusiasta dei tanti Messaggeri “pronti a tutto”, a partire da quelli della Capitale, che hanno aderito al progetto. In particolare a Milano, Piazza Gae Aulenti, simbolo della nuova Milano, si trasformerà dalle 21.00 in un grande palcoscenico aperto a tutti i cittadini. Autori, attori, comici, musicisti e centinaia di Messaggeri di #ioleggoperché daranno vita a una grande festa-spettacolo basata sull’incanto della narrazione, il cui cuore narrativo è la “Pagina magica”, la pagina che ti cambia la vita e i mille modi di giocare con le parole: canzoni, aforismi, citazioni.

 Rai3 dedicherà la prima serata a un evento in diretta condotto da Pierfrancesco Favino. Un evento nell’evento, valorizzato anche dai collegamenti in diretta da piazza Gae Aulenti. Artisti, musicisti, cantanti e scrittori si avvicenderanno in un percorso fantastico tra storie e racconti, partendo da un testo del cuore, dalla poesia preferita, da tutto ciò che ha a che fare con la vita che si incontra leggendo un libro. Lo stesso Favino – attraverso la recitazione – e i moltissimi ospiti, ognuno con gli strumenti propri del mondo da cui proviene, declineranno in modi diversi contenuti, libri, parole, pensieri, testimoniando il piacere della lettura e cercando di coinvolgere chi non legge o legge poco.

 I Messaggeri che hanno aderito al progetto sono a oggi 30.000, di cui il 66% compresi tra i 18 e 50 anni. Hanno partecipato al progetto 11.011 studenti universitari, 896 librerie, 345 gruppi di lettura, e gli eventi caricati sul sito che aderiscono all’iniziativa a oggi sono 1104, tra incontri con gli autori,  letture ad alta voce e reading collettivi. Migliaia le biblioteche che hanno aderito promuovendo e comunicando l’evento; 168 eventi di biblioteche sono stati caricati sul sito e 110 biblioteche provinciali hanno ricevuto la collana dei 24 titoli dal Centro per il libro. Ha aderito all’iniziativa la gran parte degli ipermercati delle principali insegne della Grande Distribuzione.

 #ioleggoperché coinvolge naturalmente le scuole, i cui studenti, grazie a Crossa un libro, diverranno i veri protagonisti attraverso il bookcrossing, scambiandosi e condividendo le citazioni tratte dai libri più amati. Il progetto sulle scuole avrà una diffusione capillare: grazie a un accordo con il Centro per il Libro e la Lettura, dal 23 aprile e nel corso di tutto il Maggio dei libri, 200 scuole superiori di tutta Italia leggeranno e commenteranno in classe i testi della collana di #ioleggoperché.Le università sono state coinvolte raccontando con un video di 90 secondi il libro preferito. Il più votato dai Messaggeri sarà pubblicato il 23 aprile sulla Home Page di #ioleggoperché. Uno dei video partecipanti, in base al giudizio insindacabile della giuria di qualità, potrà inoltre essere scelto per andare in onda in prima serata Rai. Le librerie e le biblioteche, che hanno aderito con grande entusiasmo, sono protagoniste sia per la raccolta dei libri, sia nell’organizzazione delle iniziative: in particolare il 23 aprile resteranno aperte fino alle 24.00 per la Notte bianca delle librerie. 

E tu perché leggi?

Per informazioni: www.ioleggoperché.it

Socialfacebook: https://www.facebook.com/ioleggoperche

twitter: https://twitter.com/ioleggoperche

youtube: https://www.youtube.com/channel/UCREx_4qlQqlI9pNF8aiwKiw

instagram: http://instagram.com/ioleggoperche

pinterest: http://www.pinterest.com/ioleggoperche/ 

Marco Gonnesino:” Psicoanalisi di un amore”

E’ stato nostro ospite nella rubrica LA QUOTA AZZURRA, regalandoci un pezzo pieno di spunti che ritrovo nel suo libro “Psicoanalisi di un amore”.

Il libro di Marco Gonnesino si apre con una dedica: “ A chi non ce la fa. E a chi non ce l’ha fatta”.

Dall’analisi di un fallimento di un rapporto d’amore alla nascita di uno nuovo, che porterà il protagonista Alberto Cavalieri a capire e a reagire per riconquistare la propria vita. Un libro che tratta molti temi importanti: il fallimento di un rapporto di coppia, il suicidio come probabile via d’uscita, l’amore e l’educazione per i figli e una bellissima analisi su quando quest’ultima riflette un “rapporto malato” di chi quell’educazione è chiamata a dare.

Se da una parte abbiamo Francesca, donna frustrata e figlia di un’educazione morbosa dei suoi genitori che pagherà caro quegli errori, riconcorrendo l’affetto attraverso l’uso della cocaina a Kristina, l’amore puro, quello che incoraggia, quello che fa riflettere e che aiuterà sia lei, sia Alberto ad uscire da quella spirale di errori per ritrovare il senso delle proprie vite.

Perché consiglio questo libro: verso il finale si assiste ad un terribile scontro tra la compagna di Alberto, Francesca e quest’ultimo e sono molto forti le riflessioni che Alberto fa sulla “presunta” emancipazione femminile:

E’ come quando voi donne ci facevate credere che eravamo noi a determinare tutto, ad essere il genere più importante, a scegliere chi sposare. In realtà eravate voi a scegliere, ma ci facevate credere che eravamo noi. Adesso è il contrario, siete voi che ci tenete tanto ad avere tutto in mano, a credere di essere il genere più importante, ora si è tutto ribaltato. Se ci tenete tanto ad essere il genere numero uno, a noi non costa niente farvelo credere!  

Qui sta il punto….arrivare a quell’equilibrio che faccia credere sia ad un uomo che ad una donna…di essere entrambi indispensabili……Buona lettura!

A curadi Barbara M. @paputtina

Maria Latella : “Il potere delle donne”

Credo non sia facile essere una donna e scrivere di donne ma Maria Latella (tra l’altro protagonista di una nostra Intervista Leader) con IL POTERE DELLE DONNE, c’è riuscita benissimo: “Eppure, lo sapete, le donne sono interessanti. Raccontarle è interessante”.

Pagina dopo pagina e attraverso le tante protagoniste del libro, si può comprendere come il sentirsi speciali e un pò diverse, è una rivelazione che si colloca quando si è piccole: “Proiettarsi in avanti, essere piccole e sognare in grande”.

Una protagonista del libro è Claudia Parzani (che con immenso piacere ricordiamo avere inaugurato il nostro blog) di cui mi ha colpito una frase: “La mia diversità se mai c’è stata, stava nel fatto che non fingevo di essere differente da quella che ero”.  Claudia ricorda anche l’importanza del network: “un concetto di amicizia declinato in tante sfumature. Ed è la forza di poter fare le cose che vuoi”.

Maria non dimentica che il cambiamento è un traguardo da conquistare insieme e nel libro viene citato un uomo, Tommaso Arenare diventato massimo esperto nel “seducing the girls club”, un uomo che insegna alle donne come combattere con il potere maschile attraverso due grandi armi: competenze e consapevolezza di se stesse.

Molte altre le protagoniste del libro, tutti grandi esempi che non ci stanchiamo mai di far conoscere ogni settimana per provare a ritrovarci in ognuna di loro.

E’ importante far seguire alle parole i fatti e Maria Latella più di una volta lo ha dimostrato, non tirandosi mai indietro quando c’è da dare fiducia e credere nel futuro.

Il libro si chiude con una bella e importante riflessione: “Non sempre adesso e subito coincidono con la realizzazione di quanto promesso. E che i risultati, di solito, si vedono nel tempo”……un invito a non mollare mai!

Buona lettura…..

 

A cura di Barbara M.  @paputtina

 

 

 

 

Bagno d’Amore: “Perché un amore senza humor…non è un amore serio…”

Per noi leadership è un viaggio insieme ma ammettiamolo: intendersi con l’altro sesso non è mai facile. Loro, gli uomini, fanno fatica ad interpretare le parole di una donna, ad andare nella stessa direzione, soprattutto ad esprimere i propri sentimenti o a prendersi le giuste responsabilità. Dal canto femminile, si rimane interdette davanti a certi atteggiamenti maschili che sembrano assurdi, fuori tempo, talvolta banali.

Perché nessuno dà alla coppia un manuale di istruzioni? Paolo Mancini,  ha pensato di dare un manuale umoristico che aiuta almeno a ridere sulle situazioni che inevitabilmente si vivono quando si divide la vita a due…….magari partiamo da qui!

Vignetta Bagno d'amore4

Vignetta Bagno d'amore7

 

 

 

 

 

 

 

Vignetta Bagno d'amore1

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Alla fine però “Bagno d’amore” pur facendo sorridere e ridere, riporta all’enigma dei sentimenti. A quel “bisogno primario” di sentirsi compresi e amati. Anche se a volte si ha paura. Del resto, come recita la vignetta di copertina «la solidità di un rapporto di coppia si vede… nel “momento del bisogno”»……e CAPIRSI……forse è il grande segreto.

 

A cura di Barbara M.  @paputtina

#iostoconMarta “Dedicato a tutte coloro che credono in un sogno”

Leggendo il romanzo di Giorgio Ponte, non puoi non identificarti con la simpaticissima e incasinatissima Marta Barbieri.

Chi di noi, ogni giorno, non si trova ad affrontare le proprie sfide quotidiane, a fare i conti con le proprie aspettative, desideri, sogni e confrontarli poi con la realtà che ci circonda.

Marta è la protagonista del libro ma Marta è quella che incontri per strada, che prende treni, che lascia la sua terra carica di speranze, che sogna la grande città e la grande opportunità. Sicure che non ci ritroviamo in lei? Sicure che non conosciamo nessuna così?

Con disarmante ironia, che ci fa amare ancora di più la protagonista, Giorgio Ponte ci ricorda di non rinunciare all’amicizia, fondamentali per Marta al suo arrivo a Milano, l’amore (puoi non innamorarti di Mister Infradito?) e a reagire quando non è più il caso di sopportare.

#IOSTOCONMARTA alla fine diventa un grido liberatorio di chi non accetta più alcun sopruso.

Un libro che si svela, pagina dopo pagina, partendo dal curriculum di Marta ed analizzandone tutte le sue esperienze con esilaranti fatti di vita quotidiana.

Alla fine Marta ce la fa, Marta risveglia le coscienze, Marta s’innamora, lavora e vince…… La ringrazio per il tempo dedicatomi e, spero di poterla incontrare presto per un appuntamento che dia il via a questa nuova esperienza insieme, cordiali saluti,

Sua,  

Marta Barbieri 

Ciao Marta…potevamo noi non parlare di te? e grazie di tutto!

Barbara M.   @paputtina

“Piccole Donne”

 

Chi di noi non ha mai voluto essere una “Jo March” ? Quale leader più moderna di lei!

Louisa May Alcott ci rende spettatori della vita della famiglia March nel periodo della guerra di secessione, delle paure, dei sogni, delle speranze delle quattro sorelle: Meg, Beth e Amy ma soprattutto ci fa amare il coraggio e l’ambizione di Jo:

Io diventerò una famosa scrittrice. I miei libri avranno un grande successo, tutti li compreranno, così diventerrò ricca. E allora Beth comprerò un pianoforte, e a te Meg comprerò dozzine di vestiti, e tanti gioielli per Amy”

La lettura di questo libro ci regalerà molte cose che ci rimarrano nel cuore, spronandoci a migliorarci, a dare il meglio di noi e a trarre insegnamenti dalle difficoltà della vita.

Buona lettura e buon weekend!

“Vintage dream”

 

“Chi crea tutte queste regole che stabiliscono come si debbano comportare gli uomini e le donne? Dio? E’ la stessa ingiustizia che consente agli uomini di fumare nei ristoranti, di prendere una stanza in un albergo senza che venga posta in dubbio la loro moralità, di svolgere lavori meglio pagati e di avere il diritto di votare! Non penso che a Dio interessi chi fuma nei ristoranti, ma agli uomini si. Sembra che creino queste regole che avvantaggiano chi le crea a mio danno? Angelina ha ragione. Le donne devono stabilire le loro regole. E ho sbagliato a umiliarla perché ha saputo decidere come vivere la sua vita.”

 Vintage dream è uno splendido racconto di Erica Stephens dove si intreccia il destino di due donne tra presente e passato.

Un romanzo che insegna come, al di là del tempo, il destino di una donna sia quello di lottare affinché i propri sogni si avverino e di non rinunciare all’amore.

Buona lettura!

 

 

 

 

“Più sai, meglio fai”

 

 

“Tutto ciò che conta” di Oprah Winfrey, è un racconto di vita e di coraggio della famosissima conduttrice televisiva, che risponde alla domanda: “Di che cosa sono assolutamente certa”.

Attraverso ogni singolo capitolo, Oprah proverà a darsi una risposta per arrivare alla sua certezza e rivolge lo stesso invito a noi lettori certa che, ciò che troveremo lungo la strada, sarà fantastico.

Di lei scopriremo quanto gran parte della sua infanzia sia passata a dialogare con il suo mondo interno di bimba “non propriamente desiderata” , fino a diventare una donna felice e affermata che ha imparato a godersi il suo adesso.

“Dovete ricordare che mentre la tela della vostra vita si dipinge con le esperienze, gli atteggiamenti, le reazioni e le emozioni, siete voi a tenere in mano il pennello”

 

Ed ora:

“Siediti. Banchetta con la tua vita” (Derek Wlacott)

Buona lettura!

A cura di Barbara M.  @paputtina