Romina Boarini, definita “donna delle statistiche”, cos’è la social connection?
Social connections è un’espressione anglosassone che fa riferimento all’insieme delle relazioni personali e alla connettività sociale, cioè il fatto di vivere e condividere con gli altri una parte essenziale della nostra esistenza. Naturalmente non è semplice trovare indicatori statistici che possano cogliere la natura complessa di queste relazioni e soprattutto la loro qualità, che è quello che conta di più per il benessere individuale. Nel nostro lavoro (www.oecd.org/progress) abbiamo misurato l’intensità delle relazioni personali con domande d’inchiesta che rilevano con quale frequenza le persone si incontrano, e con quale probabilità ritengono di poter essere aiutate in caso di bisogno. In per esempio, il 22% delle persone incontra almeno un amico al giorno mentre il 25% una persona della propria famiglia, percentuali leggermente superiori alle medie europee. Inoltre all’incirca il 90% degli italiani dichiara di poter contare su qualcuno in caso di bisogno.
E’ davvero così importante oggi avere amici?
Infine le social connections contano soprattutto per i giovani (http://www.oecdbetterlifeindex.org/it/risposte/), che le considerano essere fra i fattori più importanti della qualità della vita. I giovani tra 15 e 24 anni sono anche quelli che si sentono più sostenuti dalle loro reti sociali, dato che il 95% delle persone interrogate in questo gruppo dichiara poter contare su una rete personale in caso di difficoltà. L’uomo è una creatura sociale: avere amici è sempre stato importante! Non a caso le dimostrano che i contatti umani e il sentirsi circondati sono determinanti fondamentali della nostra percezione di benessere. Quello che caratterizza i rapporti personali nel mondo odierno è che possono essere in parte facilitati e veicolati da nuove tecnologie e piattaforme di comunicazione, come i social media. Essere al centro di relazioni personali non è solo importante per essere più felici ma può avere risvolti professionali interessanti. Per esempio alcuni studi hanno dimostrato che, durante la crisi economica, le persone con social connections più nutrite sono rimaste disoccupate meno a lungo.
Tutto questo come si traduce in una futura leadership femminile e cosa diventa davvero importante a questo punto?
Ci sono due insegnamenti importanti che emergono dagli studi su donne e social connections. Il primo è che le donne le ritengono generalmente più importanti degli uomini. Il secondo è che le donne tendono a utilizzarle meno a fini strumentali (per esempio per la propria carriera). In sintesi per le donne si tratta di un puro valore mentre gli uomini le utilizzano a fini più opportunistici. Credo che la leadership femminile potrà esercitarsi ancora di più nel momento in cui le donne capiranno che non c’è nulla di male a cercare nell’altro un alleato e che sfruttare la social connection è semplicemente un modo più efficiente di operare (spesso, per entrambe le parti).
Un consiglio ed un augurio a Romina.
Un consiglio: ricordarsi che il benessere si pratica oltre che si predica! Un augurio: continuare a lavorare su progetti belli e innovativi in compagnia di uno splendido team (di donne!).
5. Un consiglio ed una augurio a LeadingMyself.
Un consiglio: esortare le vostre followers a vincere l’insicurezza (tipicamente femminile) che il 99% delle volte è ingiustificata. Un augurio: continuare a pubblicare aforismi così ispiranti….
A cura di Barbara M. @paputtina
Romina Boarini dirige il team statistico OCSE che si occupa di indicatori e analisi di benessere. Fra le sue principali responsabilità ci sono il Better Life Index ed il rapporto Come va la vita?. All’Ocse si occupa anche degli aspetti statistici del progetto Crescita Inclusiva. Recentemente ha cominciato a co-ordinare un progetto su Big Data e Benessere ed uno sulla costruzione di nuovi indicatori di fiducia e di capitale sociale. Economista di formazione, prima di lavorare alla direzione delle statistiche, Romina ha lavorato in vari uffici dei dipartimenti OCSE degli affari economici e di quelli sociali. Ha un dottorato in economia (Ecole Polytechnique, Parigi), una laurea in Economia (Università di Roma Tre) e ha pubblicato diversi articoli in riviste internazionali.
Social contacts:
Una donna al comando di competenze che erano sempre state roccaforti maschili e’ un altro segnale che the tables have started to turn…
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Grazie Cristina! Mai fermarsi agli stereotipi e si alle competenze.
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