Paola Bottelli, giornalista del Sole 24 Ore e una passione per la Moda. Appunto, la Moda, cosa rappresenta per lei oggi? Pensa di aver realizzato i “suoi sogni di bambina?”
Da bambina avevo un sogno, anzi due: il primo era fare la hostess, il lavoro più ambìto negli anni Sessanta perché ti consentiva di viaggiare; il secondo era aprire una cartoleria, perché amavo il profumo della carta dei quaderni e delle matite. Dunque, nulla a che fare con la moda in senso stretto anche se, pensandoci bene, disegnavo su carta degli abitini per le bambole di cartoncino – altro hit di quei tempi – e le coloravo con tempere, pennarelli, matite e “porporina”. Un po’ al mondo fashion, insomma, già pensavo. Oggi per me la moda rappresenta tutta la mia giornata di lavoro: me ne occupo esattamente dal 1993 e mi occupo soprattutto degli aspetti industriali ed economico-finanziari, senza disdegnare, ovviamente, i contenuti di stile.
Cosa rappresenta invece la Moda per l’Italia e soprattutto, si può fare di più?
La moda per l’Italia rappresenta uno dei settori trainanti dell’economia. Nel 2014 il fatturato di tutto il sistema (tessile, abbigliamento, pelle, pelletteria e calzature, ma non anche occhiali e oreficeria-gioielleria, che ne fanno parte a tutto tondo) è cresciuto del 3,7% a 61,6 miliardi di euro (miliardi, eh! Mica milioni!), con esportazioni di 47,4 miliardi, in aumento del 4,8%, e un saldo attivo della bilancia commerciale di 19,3 miliardi, uno dei migliori dell’intero sistema manifatturiero del nostro Paese. Le imprese sono 60mila con 610mila occupati: non è poco. Quel che si potrebbe fare è favorire le aggregazioni e le alleanze tra le piccole e medie aziende del settore, che sono la spina dorsale del sistema (circa il 90% del totale), sostenendo la promozione all’export su mercati vicini e lontani, vero motore della crescita a causa dei consumi domestici ancora fermi.
Sul suo blog, Backstage, ha scritto:”Oggi più che mai, occorre fare squadra”; era riferito solo alle aziende italiane o può essere applicato ad una leadership femminile moderna?
Fare squadra serve sempre e a tutti: a donne, uomini e bambini; nel sistema moda e negli altri settori manifatturieri; a livello politico (quanto ce ne sarebbe bisogno!) e in tutto quel che ci riguarda ogni giorno. Fare squadra significa anche preoccuparsi del bene comune e non vivere nell’ottica del “mors tua, vita mea”.
Un consiglio ed un augurio a Paola.
Se intendo bene, è un consiglio che devo dare a me stessa. Quindi è: mangia meno dolci! L’augurio è di essere sempre in salute.
Un consiglio ed un augurio a LeadingMyself.
Come augurio allora direi: di supportare una più congrua integrazione delle donne sia nel sociale sia nel mondo professionale.
Paola Bottelli @24paolabotelli
Dice la sua migliore amica: Paola Bottelli, giornalista del Sole 24 Ore è nata a Milano, ha 51 paia di scarpe, 12 cappotti e 68 borse-borsette-pochette, un centinaio di camicie bianche (sciancrate, maniche a raglan, plissettate, con le ruches) e un numero non calcolabile di golfini neri. Cucina bene ma poco, ha una casa che sembra un loft newyorkese e una tribù di amici etero e gay. Adora Parigi, San Casciano ai Bagni e St Tropez. Chiedetele tutto e vi risponderà. Tranne, ovviamente, quanti anni ha e quanto pesa.