Cristina Zagaria, sul suo sito leggo: “racconto un mondo imperfetto, cercando la favola che c’è in ogni storia”. Vuole spiegare alle nostre lettrici cosa vuol dire?
Le storie che mi colpiscono e che scelgo di raccontare sono sempre storie “imperfette”, storie di dolore, di crisi, di difficoltà, di denuncia, di precarietà. Ma nelle vite dei miei personaggi (che sono sempre reali) c’è sempre una grande energia positiva, una necessità di giustizia, una voglia di riscatto. In ogni vita c’è una “un sogno” e io come giornalista vado a cercarlo proprio lì dove non si penserebbe mai di trovarlo.
Nel 2011 ha curato l’antologia “Non è un paese per donne” raccolta di racconti di 14 autrici italiane, con la prefazione di Miriam Mafai. È davvero quindi un paese per uomini?
È ancora un paese in cui le donne credono troppo poco in se stesse. I fronti da aprire sono tanti: leggislazione, violenza, discriminazione, lavoro, opportunità… fino ad arrivare ai diritti e doveri all’interno di una famiglia o sul posto di lavoro. Ma il problema non sono gli uomini. Siamo noi donne che spesso o usiamo male la nostra femminilità o non crediamo abbastanza nella solidarietà e nella sorellanza e nelle nostre potenzialità. Spesso siamo noi a rinchiuderci nella gabbia delle “vittime”, a diventare le “amanti”, a scegliere le scorciatoie, a non lottare per i nostri diritti. Partiamo da noi donne, cambiamo il nostro approccio alla quotidianità, se davvero vogliamo cambiare il nostro paese.
Chi è alla fine Sugar Queen? E da dove le nasce l’idea?
Sugar Queen è: tutte le regine d’Italia, è tutte le donne che si reinventano e che non hanno mollato la spugna davanti alla crisi. Sugar Queen è la donna che crede nei suoi sogni e che scopre il proprio talento, senza scendere a compromessi.
Dopo aver avuto due bimbi ed essere tornata al lavoro, si è aperto davanti a me l’universo delle mamme-donne-mogli-lavoratrici. Volevo esplorare, raccontare e condividere questo ”universo”. Diciamo che Sugar Queen è uno spunto, un punto di partenza.
Un consiglio ed un augurio a Cristina
Un consiglio: trovare più tempo per se stessa. Un augurio: scrivere sempre le storie in cui crede, per lasciare ai suoi bambini un mondo un po’ più bello.
Un consiglio ed un augurio a LeadingMyself
Un consiglio: avere uno sguardo senza mai pregiudizi, uno sguardo che stupisca. Un augurio: creare delle relazioni costruttive tra le donne che incontra e che racconta.
A cura di Barbara M @paputtina
Cristina Zagaria. Trentanove anni, tarantina di origine. Si è laureata in Lettere Moderne all’Università di Bari. Si è specializzata all’Università di Bologna, con un master alla Scuola superiore di giornalismo. Dopo aver vissuto a Bologna, Bari e Milano ora vive Napoli, dove lavora come cronista per il quotidiano La Repubblica. Esordisce nel 2006 con il romanzo “Miserere: vita e morte di Armida Miserere”, edito da Dario Flaccovio. Nel gennaio 2007 pubblica, con Dedalo, il saggio “Processo all’Università. Cronache dagli atenei italiani”. A novembre 2007 pubblica “L’Osso di Dio”, con Dario Flaccovio, storia vera di ‘ndrangheta, vincitore del premio Zocca Giovani 2008 e miglior libro dell’anno per Umbrialibri 2009. Nell’ottobre 2010 pubblica “Malanova”, con Sperling & Kupfer, storia vera di Anna Maria Scarfò, tradotto in Germania, Russia, Grecia, Olanda, Francia. Nel 2011 cura per Mondadori l’antologia “Non è un paese per donne”. Nell’aprile 2013 pubblica “Veleno” con Sperling & Kupfer, romanzo civile sul caso Ilva a Taranto. Il suo ultimo romanzo è: Sugar Queen (Sperling & Kupfer, 2014). Da due anni cura il progetto #seguilcuore per Caracò editore (www.caraco.it), che ha portato alla pubblicazione di “Racconti in sala d’attesa” e “Favole dell’attesa”, per portare la lettura e i libri negli ospedali italiani. È tra gli autori di Inchiostro Di Puglia (http://inchiostrodipuglia.weebly.com/). Il suo sito: www.cristinazagaria.it