I makers, gli artigiani digitali, sono una risorsa per le imprese, le istituzioni e la cultura. Sono veloci, uniti e trasversali. Possono facilmente trasformare un progetto in prototipo, unendo le tecnologie e le macchine a controllo numerico a un sapere artigianale tradizionale.
Dall’altro i sistemi produttivi aziendali, istituzionali e culturali assolvono al fondamentale compito di sviluppare conoscenza e innovazione, valori preziosi da condividere, ma difficili da trovare su internet.
Tra questi due mondi si possono instaurare collaborazioni virtuose, con modalità tutte da esplorare (che ne pensano i lettori del blog? mi piacerebbe saperlo!)
Opendot intende innescare cambiamenti che vedono nell’opensource e nel know how tecnologico nuove opportunità di crescita a livello progettuale, produttivo, formativo e di ricerca, ponendosi come punto di incontro tra nuove competenze, saperi tradizionali e sistema produttivo e per tali motivi sta puntando sull’interazione di tre aree d’azione: il lab come luogo per sperimentare a stretto contatto con il team di opendot, la formazione secondo il concetto learning by doing, la ricerca e lo sviluppo basata sulle design table, il coinvolgimento di singoli professionisti e la creazione di prodotti.
Come siamo nati
Opendot nasce a settembre 2014 dall’esigenza di dotdotdot, studio di progettazione e interaction design fondato a Milano nel 2004, di creare un vero e proprio spazio per la prototipazione rapida, per la ricerca, l’innovazione e la sperimentazione, come un naturale sviluppo a supporto dell’attività. Con altri soci, dalle differenti professionalità, dotdotdot ha fondato opendot, trasformando parte dello studio in un vero e proprio makerspace suddiviso in aree di lavoro quali la falegnameria, l’elettronica, la prototipazione rapida, l’area tessile e la cucina (food design).
La filosofia del lab
Opendot mette a disposizione diverse attrezzature e una serie di macchinari per la fabbricazione digitale utilizzabili in autonomia dopo l’acquisizione dell’abilitazione rilasciata a seguito della formazione base, gratuita per i tesserati opendot: dalla Fresatrice CNC alla Laser Cutter Pro, dalla Vinil Cutter a Stampanti 3d professionali e autocostruite. Ma soprattutto Opendot mette a disposizione le professionalità dello studio dotdotdot e della community di riferimento. Progettazione, applicazioni di Arduino e open source, digital fabrication, architettura e design, interaction design, food design, grafica: l’obiettivo è supportare i progettisti nella creazione di prototipi e in alcuni casi di collaborare.
Formazione: learning by doing
Opendot è uno spazio aperto a tutti. Attraverso un approccio multidisciplinare, Opendot organizza talk aperte e gratuite e workshop formativi di differenti livelli di complessità sulle tematiche del lab finalizzati all’apprendimento di nuove competenze tecniche e progettuali. Opendot accoglie anche proposte di formazione da università e terzi, come la Fab Academy e la Domus Academy, iniziative che abbracciano la nostra visione, svolte e da svolgersi con la nostra collaborazione. In ogni caso, parlando di makers, Opendot unisce la progettazione alla prototipazione facendo diventare la teoria e la pratica un’unica cosa.
Sviluppo e ricerca
Opendot fa ricerca e sviluppa prodotti, proposti da altri o ideati internamente.
Le modalità sono svariate, per esempio con le aziende si fa ricerca attraverso design table o hackathon, oppure coinvolgendo direttamente singoli professionisti. Un’altra opportunità per la ricerca sono i bandi. Per esempio, grazie al bando pre-seed della regione Lombardia, stiamo portando avanti la progettazione di due start up, MEG e Coffe Tube.
Fondamentale per lo sviluppo dei prodotti ideati in Opendot è il coinvolgimento di una community multidisciplinare: makers, softwaristi e sviluppatori, insieme a una strategia commerciale mirata, permettono di trasformare l’idea in un prodotto che sia anche economicamente sostenibile.
project manager Opendot
Opendot
Via Tertulliano 70, 20137 Milano
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