“Papà, ma chi comanda a casa nostra?”
“Nessuno in particolare”.
“E chi dice quello che si deve fare?”
“Nella nostra famiglia le cose le decidiamo insieme. Se c’è una scelta da fare se ne parla, ci si confronta e si prova a prendere la soluzione migliore. Non c’è uno che impone all’altro una cosa”.
“Ma comandano più i maschi o le femmine?”
“Non è una gara anche se molti la ritengono tale”.
“Allora comanda chi è più forte?”
“Ci sono luoghi in cui le scelte e il potere di influenzare gli altri deriva solo dalla forza, mentre in altri la leadership è acquisita perché si è d’esempio o perché le idee espresse sono condivise”.
“Ma che vuol dire leadership?”
“Indica una persona che per competenze, per meriti, per carisma, per coraggio e per le sue idee è riconosciuta dai membri di un gruppo che la stimano e che si lasciano influenzare”.
“Allora a casa nostra comanda la mamma?”
“Sicuramente tua madre ha tutte queste caratteristiche ed è per questo che mi sono innamorato di lei. E poi le sue scelte sono sempre a nostro favore quindi siamo al sicuro”.
“Ma la mamma comanda pure a lavoro?”
“Quello è un altro paio di maniche perché in molti contesti sono quasi sempre gli uomini ad essere ai vertici e a volere un posto di comando, anche se non lo meritano”.
“Però noi siamo più forti”.
“Se vuoi che qualcuno ti segua devi guadagnarti il suo consenso altrimenti si lascerà convincere solo per paura, ma al momento opportuno ti volterà le spalle”.
“E che devo fare?”
“Impara ad ascoltare e a dare una mano concreta. Queste sono cose che con la forza non hanno nulla a che vedere”.
“Allora pure io posso diventare leader?”
“Tutti possono diventare agli occhi degli altri delle persone che meritano di essere seguite. Mica solo a lavoro?”
“E dove?”
“In qualsiasi ambito, da quello politico a quello culturale, da quello sportivo a quello religioso. L’importante è non usare mai l’ascendente che si ha sugli altri per i propri fini”.
“Ho capito, come quando mamma ha detto che le servivano quelle scarpe nere col tacco e tu gliele hai comprate”.
“Quello è amore a papà, solo amore”.
Francesco Uccello
Francesco Uccello 41 anni ha due figli maschi e vive a Napoli. Laureato in lettere moderne si è occupato per 15 anni di sociale lavorando con minori e famiglie. E’ giornalista e autore del blog Mo te lo spiego a papà che è anche libro edizione TEA e una rubrica settimanale sulla rivista GIOIA. Il suo animale preferito è il polpo.