Odile Robotti, una laurea in Economia Politica all’Università Bocconi, un Master in Business Administration alla SDA Bocconi, cosa l’ha spinta ad occuparsi di leadership?
Capire come e perché evolvono i modelli di leadership è un tema affascinante. A me interessa specificatamente la leadership femminile, di cui mi occupo da due punti di vista. Il primo è aiutare le donne a esprimere la propria leadership superando alcuni “ostacoli di genere” e trovando un modello di leadership in cui si riconoscono, cosa non ovvia visto che il modello attuale è prevalentemente connotato al maschile. Il secondo punto di vista è capire come alcune caratteristiche considerate tipicamente femminili (es. l’ascolto, l’empatia, la capacità di includere e accudire) possano contribuire a integrare il modello di leadership. Anche se azienda, impresa e organizzazione sono tutti vocaboli di genere femminile, per ora le caratteristiche che le hanno caratterizzate sono state quelle stereotipicamente maschili, cosiddette agentiche: assertività, forza, capacità di dominare. Il modello sta evolvendo e, probabilmente, diventerà androgino. Per arrivarci serve aumentare la presenza del femminino nelle organizzazioni.
Quale errore si commette oggi più frequentemente quando si parla di “gender equality”?
Credo che l’errore più grave sia ritenerla una questione che riguarda le donne. Siamo ormai oltre quella prospettiva: sappiamo che le donne prendono oltre l’85% delle decisioni d’acquisto, che sono metà dei talenti e che una loro maggiore partecipazione alla forza lavoro (ricordo che in Italia siamo al 48%, agli ultimi posti in Europa) aumenterebbe il PIL in modo significativo. La “questione femminile” è quindi economica e riguarda tutta la società. Un altro errore, che fa da corollario a questa prospettiva sbagliata, è la contrapposizione tra uomini e donne. In realtà, questo ultimo e interminabile miglio della parità di genere deve essere percorso da uomini e donne insieme. Siamo ormai, per fortuna, nella fase in cui si devono abbattere le discriminazioni di genere “di seconda generazione”. Il tempo è più che maturo per una collaborazione tra uomini e donne per debellarle. Gli uomini devono capire, i più illuminati già lo sanno e sono diventati apostoli, che aiutare le donne a emergere aiuta le organizzazioni e la società.
Nel suo libro “Il talento delle donne” scrive di voler aiutare le donne ad avere successo nel mondo del lavoro di impronta maschile, senza rinunciare alla propria identità. A noi piace essere concreti: che consiglio darebbe oggi alle lettrici di LeadingMyself.
Il punto di partenza è non rinunciare mai a essere se stesse. Non serve trasformarsi in qualcosa di diverso: raramente funziona e toglie ricchezza alle organizzazioni, perché la diversità è un fattore di successo. Bisogna però, secondo me, evitare di venire subito squalificate cadendo in errori banali che sono noti e documentati da decenni (di cui parlo nel mio libro). Io purtroppo vedo ancora troppe volte le donne cadere in queste trappole. Vedo talenti femminili sprecati, frustrazione da parte delle donne, incapacità da parte delle organizzazioni di attingere pienamente alla “miniera femminile”.
Le donne scivolano spesso tutte sulle stesse bucce di banana e affondano nelle stesse sabbie mobili perché si confrontano con un mondo fatto a propria immagine e somiglianza dagli uomini, le cui logiche ci sono a volte estranee…ma alle donne non si può rinunciare. Per fortuna, ormai lo stanno capendo tutti.
I progetti futuri di Odile Robotti.
Continuare, oltre alle tante cose che, come molte donne, faccio, a promuovere la leadership femminile in Italia. C’è ancora molto da fare, ma ci stiamo lavorando…la prossima sfida è coinvolgere di più gli uomini, facendoli diventare “femministi”.
Un consiglio ed un augurio a Leading Myself.
Bellissima iniziativa, spero che aiuti le donne a promuoversi e a contaminare le organizzazioni con le proprie caratteristiche.
A cura di BarbaraM @paputtina
Laureata in Economia Politica all’Università Bocconi, Odile Robotti ha un Master in Business Administration (SDA Bocconi) e un Ph.D in psicologia (University College London), oltre alla certificazione come coach (CPP).
Dopo l’esperienza professionale maturata in IBM in McKinsey&Co, ha fondato e dirige Learning Edge (www.learningedge.it), società specializzata nella formazione manageriale e nello sviluppo delle risorse umane. è anche professore a contratto presso l’Università Vita-Salute San Raffaele e cofondatrice e presidente di un’organizzazione di volontariato (MilanoAltruista, www.milanoaltruista.org) e di un’associazione di promozione sociale (ItaliaAltruista, http://www.italiaaltruista.org).
Esperta di leadership femminile, argomento sul quale ha pubblicato un libro, Il Talento delle Donne (Sperling & Kupfer, Settembre 2013), Odile Robotti tiene un blog (http://leadershipfemminile.org/) e cura un sito (http://leadershipfemminile.com/) su questo tema.